Visitare Cremona in occasione delle celebrazioni Monteverdiane
Cremona, città della bassa Lombardia di non vaste dimensioni, è invece grande e indubbiamente unica per i personaggi a cui ha dato vita e per le notevoli opere d'arte che custodisce nei più diversi settori.
A Cremona, patria del violino e del saper fare liutaio che è considerato il patrimonio immateriale Unesco, si legano i grandi maestri liutai, Amati, Stradivari, Guarneri del Gesù, Monteverdi, ma anche la prima donna pittrice di fama internazionale, Sofonisba Anguissola (1527-1623) e Torriani, genio del Rinascimento, e per venire al nostro tempo non si possono tralasciare il noto attore Ugo Tognazzi e Mina, una delle voci più belle della musica leggera.
Oggi a Cremona nei laboratori di ricerca si studiano gli strumenti e si formano, primi in Italia, i restauratori di strumenti. Qui si ammirano e si possono ascoltare i violini dei maestri del passato e contemporanei; qui le botteghe liutaie sono tra le più ricche al mondo per numero e qualità, e sono visitatissime dagli amanti della musica.
Cremona, in occasione dei 450 anni dalla nascita del suo genio, Claudio Monteverdi, padre del Melodramma, lo commemora con varie manifestazioni e in particolare con la mostra MONTEVERDI E CARAVAGGIO, sonar strumenti e figurar la musica, nella sede del Museo del Violino (8 aprile-23 luglio 2017). www.monteverdi450.it
In questa mostra viene esaltato lo stretto rapporto tra arte figurativa e arte dei suoni. Al termine del percorso della visita caratterizzata dall'esposizione di strumenti musicali collegati all'Orfeo, opera principale di Monteverdi, il visitatore si trova davanti al dipinto del Suonator di liuto, attribuito definitivamente, dopo vari studi e ricerche, al Caravaggio.
Ma Cremona non è solo luogo ove la musica è parte integrante della sua atmosfera, è anche città che fin dalle antiche origini è dedita all'agricoltura e capace di trasformare in maniera eccellente i frutti del suo fertile territorio.
In particolare ogni anno nel mese di Novembre viene celebrato il famoso torrone. Sia nell' ampia piazza principale, su cui si affacciano la splendida cattedrale gotica, risalente agli inizi del XII secolo, e la famosa torre campanaria chiamata il Torrazzo, alto 112 metri, sia nelle vie limitrofe è tutto un susseguirsi di bancarelle colorate ricolme di torroni, dolciumi, salami e la ben nota mostarda, tutti prodotti dalle imprese locali. Il torrone naturalmente è il re della festa. Questo dolce particolarissimo fu creato a forma del Torrazzo in occasione del pranzo nuziale per il fastoso matrimonio tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti, avvenuto il 25 ottobre 1441.
La Festa del Torrone per l'edizione del 2017, da sabato 18 a domenica 26 novembre, potrà essere un'altra occasione per visitare Cremona e partecipare alle numerose iniziative di carattere storico, di animazione e di intrattenimento. www.festadeltorronecremona.it
Giovanna Turchi Vismara