La Lattuga Romana
E’ un ortaggio molto diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo già dal tempo di Greci e Romani e sembra che Colombo abbia fatto fare alla lattuga il viaggio in senso inverso, portandola cioè dall’Europa all’America. La Romana appartiene alla numerosa famiglia delle lattughe, che prendono il nome dalla sostanza lattiginosa che contengono. E’ abbastanza facile acquistarla tutto l’anno, ma quella della primavera fino all’estate è di solito coltivata in piena terra, ed è quindi più consistente e saporita.
SCELTA E CONSERVAZIONE
Scegliete i cespi con le foglie sode, carnose, croccanti, prive di macchie e di colore brillante, con i margini netti e non appassiti.
La lattuga romana si conserva meglio in frigorifero, nello scomparto per gli ortaggi e nell’apposito sacchetto traforato per vegetali, lasciando le foglie esterne che proteggeranno la parte più interna mantenendone la giusta umidità.
Per conservarla più di 2-3 giorni separate le foglie, senza però lavarle, e inseritele nel sacchetto che va chiuso perfettamente.
QUANTO COSTA
Dati forniti dalla So.Ge.Mi. SpA, Ente Gestore dei Mercati Agroalimentari all’Ingrosso di Milano - (www.sogemispa.it). L’ingresso al Mercato all’Ingrosso di Milano in via Lombroso 54 è consentito al pubblico il sabato dalle 9.00 alle 11.00 per acquisti per un quantitativo minimo di una cassetta.
Dei circa 9.000 quintali di lattuga romana che ogni anno sono commercializzate all'interno del Mercato ortofrutticolo all'ingrosso di Milano, oltre i due terzi provengono dalla Lombardia. I rimanenti provengono dalle restanti regioni italiane, soprattutto da Puglia (1.780 quintali nel 2015) e da Emilia Romagna (1.180 quintali nel 2015).
In questo periodo i prezzi all'ingrosso della lattuga romana di primissima qualità, riscontrati dai rilevatori prezzi di Sogemi SpA nel mercato milanese, sono compresi tra 0,65-0,80 euro al kg.
IN CUCINA
Dopo aver staccato le foglie, lavatele con cura sotto l’acqua corrente, poi lasciatele a bagno in acqua acidulata con succo di limone per pochi minuti per togliere ogni traccia di sporco e gli eventuali parassiti che si annidano tra le sue foglie rugose. Estraete infine le foglie dall’acqua, fatele sgocciolare bene e poi spezzettatele con le mani, utilizzando il coltello solo se volete ottenere delle striscioline.
Le foglie esterne sono piuttosto consistenti e per prepararle in insalata è meglio eliminare le nervature più grosse, ma non gettatele: tagliatele invece a pezzetti e mescolatele alle verdure del minestrone.
Quando le foglie verdi sono davvero consistenti si possono scottare per qualche secondo in acqua bollente salata, asciugare e utilizzare per preparare degli involtini.