Solo metà dell'uva italiana serve per il vino di qualità
L'Italia è il terzo Paese dell'Unione Europea per superficie coltivata a vigneto. Prima di noi fanno meglio Spagna e Francia. Ma l'area italiana, vasta 610.000 ettari, riserva solo poco più della metà all'uva per i vini di qualità. I dati del rapporto (basato sui numeri del 2015, ma per l’Italia gli ultimi disponibili sono del 2010) sono di Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea, che ha monitorato il mercato per prodotti a base di uva e vino, nonché il potenziale di produzione di vigneti nel Vecchio Continente.
Nell'Unione europea nel 2015, sono stati coltivati 3,2 milioni di ettari di vigneti da 2,4 milioni di aziende. La superficie media per azienda è stata di 1,3 ettari, ma con differenze significative tra gli Stati membri. Il 78% dei vigneti (2,5 milioni di ettari) è stato dedicato alla produzione di uva per il vino di qualità. Per vino di qualità si intende sia la denominazione di origine protetta (DOP) - con 2,1 milioni di ettari, l'83% della superficie totale del vino di qualita' nell'Unione europea - e sia l'indicazione geografica protetta (IGP) - con 0,4 milioni di ettari, ovvero il 17% .
Con quasi un milione di ettari di vigneti la Spagna è il Paese membro con la più grande area dedicata alle uve da vino nel 2015, seguita da Francia, Italia e, a distanza, da Portogallo, Romania, Grecia e Germania.Tuttavia, più di un-terzo delle aziende che producono vino si trova in Romania (855mila aziende che rappresentano il 36% in Europa), davanti a Spagna (518mila, pari al 22%) e Italia (299mila nel 2010, pari al 12%).
Fonte: agi.it