DAL MONDO DEL VINO E DELLA VITE
A cura di Roberto Rabachino / presidente@asa-press.com
Barolo, in mostra 280 mila etichette di vino. Firmate Picasso, Chagall, Warhol...
Una raccolta di 282 mila etichette di vino di 104 paesi del mondo, una collezione da guinness, sarà aperta al pubblico nei prossimi giorni al WiMu, il museo del vino a Barolo, nel cuore della produzione del celeberrimo rosso piemontese. Le ha catalogate, con un lavoro durato vent'anni, il professor Cesare Baroni Urbani di Sirolo (Ancona), aiutato dalla moglie Maria. Non le ha mai esposte e le ha donate al museo del WiMu.
Ci sono tanti pezzi storici, i più antichi del 18/o secolo: etichette delle cantine di Borgogna, opere d'arte commissionate a Picasso, Chagall, Mirò ed Andy Warhol dal Barone di Rothschild per festeggiare la fine della guerra, fino a quella, datata 1985, della società californiana Nova Wines dedicata a Marilyn Monroe.
La raccolta di Cesare Urbani è stata collocata negli ambienti, recuperati e ristrutturati dal Comune di Barolo, attigui dalla biglietteria del museo (fonte torino.repubblica.it).
Barolo, in mostra 280 mila etichette di vino. Firmate Picasso, Chagall, Warhol...
Una raccolta di 282 mila etichette di vino di 104 paesi del mondo, una collezione da guinness, sarà aperta al pubblico nei prossimi giorni al WiMu, il museo del vino a Barolo, nel cuore della produzione del celeberrimo rosso piemontese. Le ha catalogate, con un lavoro durato vent'anni, il professor Cesare Baroni Urbani di Sirolo (Ancona), aiutato dalla moglie Maria. Non le ha mai esposte e le ha donate al museo del WiMu.
Ci sono tanti pezzi storici, i più antichi del 18/o secolo: etichette delle cantine di Borgogna, opere d'arte commissionate a Picasso, Chagall, Mirò ed Andy Warhol dal Barone di Rothschild per festeggiare la fine della guerra, fino a quella, datata 1985, della società californiana Nova Wines dedicata a Marilyn Monroe.
La raccolta di Cesare Urbani è stata collocata negli ambienti, recuperati e ristrutturati dal Comune di Barolo, attigui dalla biglietteria del museo (fonte torino.repubblica.it).