A Novoli, per la “Fòcara”
La tradizione del fuoco per Sant’Antonio Abate si rinnova a Novoli, in provincia di Lecce.
Festa grande a Novoli il 16 e 17 gennaio prossimi per la “Fòcara”. Il borgo, situato in provincia di Lecce a poca distanza dalle splendide spiagge del Salento, negli ultimi anni è salito alla ribalta delle cronache per il grande falò che viene acceso in onore di Sant’Antonio Abate, “il santo del fuoco”, protettore degli animali e patrono della città. In suo onore ogni anno i maestri del fuoco locali fin da un mese prima della festa si mettono all’opera e usando tecniche che si tramandano di padre in figlio allestiscono con oltre 70mila fascine di tralci di vite del Negramaro, il nobile vino locale, un immenso falò a cui la sera del 16 gennaio viene dato fuoco.
Il falò si rifa alla tradizione dei fuochi purificatori che a metà gennaio si accendono in diverse parti d’Italia per scacciare i rigori dell’inverno. Ufficializzato Sant’Antonio Abate come protettore di Novoli da parte del vescovo Pappacoda nel 1664 la venerazione per il “Santo del Fuoco” è accresciuta sempre più di generazione in generazione e con essa anche la mole del falò che viene innalzato ogni anno dai novolesi in onore del loro patrono. Oggi l’enorme pira ha raggiunto misure gigantesche (25 metri di altezza e 20 di diametro), ed è riconosciuta come la più grande del bacino del Mediterraneo. La sua fama ha travalicato i confini regionali ed attira ogni anno migliaia di visitatori. Nel 2015 nei giorni centrali della festa si sono contate 200.000 presenze e quest’anno ci si augura di superare tale cifra. Grazie ad una fondazione che da alcuni anni si occupa di mantenere viva la tradizione, un ricco programma di eventi collaterali che cambia ogni anno fa da cornire alla grandiosa festa che ha inizio ufficialmente il 7 gennaio ma ha i suoi momenti più rappresentativi nel 16 e 17 gennaio.
Il 16 gennaio mattina si procede alla “bardatura”, che consiste nel collocare in cima al falò un quadro con l’immagine di Sant’Antonio Abate, a simboleggiare il rinnovo della secolare tradizione di devozione della popolazione al patrono. Nel pomeriggio segue la benedizione degli animani, a ricordare che Sant’Antonio Abate oltre ad essere il “Santo del Fuoco” è notoriamente anche il protettore degli animail (viene infatti comunemente rappresentato con un porcellino a fianco e un bastone con un campanello che gli serve per richiamare gli animali). Segue la processione per le vie del borgo con la statua del santo. Dopo il rientro in chiesa della statua si dà l’avvio all’accensione della “Fòcara”, momento centrale delle celebrazioni in onore del patrono.
Tra gli eventi che animeranno la prossima edizione della “Fòcara” c’è da segnalare il premio Fòcara Fotografia che quest’anno verrà assegnato al fotografo iraniano Manoocher Deghati, il Fòcara Festival che ospiterà grandi nomi del panorama musicale nazionale ed internazionale (Vinicio Capossela, i Subsonica, Nneka, the Orb, ecc.), Vittorio Sgarbi che il 17 gennaio terrà una lectio magistralis sul fuoco e Sant’Antonio Abate nell’arte,e una personale del fumettista Lele Vianello, collaboratore di Hugo Pratt.
L’artista Gianfranco Baruchello realizzerà più di cinquanta bandiere di vari paesi del mondo che la sera del 16 gennaio i ragazzi delle scuole di Novoli dopo aver sfilato intorno alla Fòcara infileranno tra i tralci di vite del falò a simboleggiare il fuoco che purifica e supera i confini per diventare messaggio di pace.
Nel giorno della festa della “Fòcara” a Novoli si gustano gli gnocchi, fatti a mano e conditi con un sugo di pesce (cernia, cefalo) di Porto Cesareo. Le bracerie del paese cucinano i “turcignetti”, involtini di fegato di agnello e per finire si gusta il dolce tipico, i “cornule”, biscottini con ripieno di scaglie di cioccolato e mandorle e ricoperti di glassa di cioccolato. Da bere il Negramaro e il Moscato di Novoli, un vitigno locale quasi scomparso e di cui si sta cercando di diffondere la produzione anche attraverso un concorso, “EtichettArte-Percorsi di Vino”, volto a risvegliare l'interesse per la sua coltivazione.
Per saperne di più sulla festa e sul programma degli eventi visita il sito: www.fondazionefocara.it