IL FALSO ITALIANO
A cura di Roberto Rabachino / presidente@asa-press.com
1 su 4 boccia le mense aziendali
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Piu’ di un italiano su quattro (26%) ritiene scarsa la qualità del cibo offerto nelle mense. E’ quanto emerge da una indagine a commento del grave caso di intossicazione dei trentacinque scolari dell’Istituto comprensivo “Pitre’ Manzoni” di Buseto Palizzolo (Tp) sul quale sono intervenuti i carabinieri dei Nas. Sono 4,6 milioni di italiani che sono costretti per motivi di studio o di lavoro a mangiare in mensa con i dati che segnalano grandi margini di miglioramento per la ristorazione collettiva che non sembra garantire un livello adeguato di qualità e sicurezza del cibo offerto con dimostrano anche i frequenti allarmi.
La ristorazione collettiva con le mense incide sulla qualità della vita, dell’alimentazione e, di conseguenza la salute di milioni di cittadini e nel caso delle mense universitarie e scolastiche, su quello delle persone in età evolutiva o ancora giovani.
Per assicurare il miglior rapporto prezzo/qualità, ma anche per educare le nuove generazioni necessita educare e sollecitare il consumo nelle mense dei cibi locali a km 0 che valorizzano le realtà produttive locali e riducono i troppi passaggi intermedi dietro i quali più elevato è il rischio di frodi, sofisticazioni e adulterazioni.
Fonte Coldiretti
1 su 4 boccia le mense aziendali
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Piu’ di un italiano su quattro (26%) ritiene scarsa la qualità del cibo offerto nelle mense. E’ quanto emerge da una indagine a commento del grave caso di intossicazione dei trentacinque scolari dell’Istituto comprensivo “Pitre’ Manzoni” di Buseto Palizzolo (Tp) sul quale sono intervenuti i carabinieri dei Nas. Sono 4,6 milioni di italiani che sono costretti per motivi di studio o di lavoro a mangiare in mensa con i dati che segnalano grandi margini di miglioramento per la ristorazione collettiva che non sembra garantire un livello adeguato di qualità e sicurezza del cibo offerto con dimostrano anche i frequenti allarmi.
La ristorazione collettiva con le mense incide sulla qualità della vita, dell’alimentazione e, di conseguenza la salute di milioni di cittadini e nel caso delle mense universitarie e scolastiche, su quello delle persone in età evolutiva o ancora giovani.
Per assicurare il miglior rapporto prezzo/qualità, ma anche per educare le nuove generazioni necessita educare e sollecitare il consumo nelle mense dei cibi locali a km 0 che valorizzano le realtà produttive locali e riducono i troppi passaggi intermedi dietro i quali più elevato è il rischio di frodi, sofisticazioni e adulterazioni.
Fonte Coldiretti