Una TAC per smascherare l’olio fasullo
Arriva la prima TAC salva olio per smascherare gli extravergine fasulli e aiutare i produttori impegnati nella lotta alla contraffazione. La novità è stata presentata nel corso della Giornata nazionale dell’extravergine italiano, con il macchinario realizzato dal gruppo di ricerca del laboratorio di Chimica Generale ed Inorganica del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali, Università del Salento, guidato dal Prof. Francesco Paolo Fanizzi, che si occupa di caratterizzazione di oli extravergine di oliva (blend e monovarietali).
Lo strumento utilizza in pratica la spettroscopia di risonanza magnetica nucleare (Nmr), in combinazione con l'analisi statistica multivariata, per scoprire la reale identita' dell'olio di oliva e smascherare le frodi. Il campione di olio viene diluito in cloroformio deuterato e trasferito in un tubo per la risonanza magnetica nucleare, dove viene analizzato nello spazio di una decine di minuti. In pratica, la Tac “fotografa” tutto quello che c’è dentro l’olio, creando un’immagine che viene quindi visualizzata su un monitor.
Qui il campione viene confrontato con quelli contenuti nel database di riferimento, dove sono presenti le differenti varietà di oli italiani, per capire se ha le stesse caratteristiche oppur no. Utilizzando sia la cultivar che la provenienza geografica come discriminante, è oggi possibile compiere un'analisi piu' approfondita del prodotto in relazione alla propria origine geografica, ottenendo buoni risultati sia per oli caratterizzati fenotipicamente che per oli prodotti con l’utilizzo di micromolitore e corredati da un accurato esame del genotipo.
Fonte Coldiretti.