DENTRO E FUORI EXPO 2015
A cura di Enza Bettelli / asa.web@asa-press.com

A tavola con Elsa Viana al Ristorante Cannella Gourmet del Padiglione Angola

“Alimentazione e Cultura. Educare per innovare.” E’ questo il tema del Padiglione Angola, incentrato sui prodotti angolani e il loro utilizzo per una cucina che consenta di arrivare a stili di vita più sani e più sostenibili. Per illustrare questo importante tema, nel Padiglione viene messo in evidenza il fondamentale ruolo delle donne, detentrici della memoria gastronomica ma anche le più aperte e capaci di impostare un discorso di cucina moderna senza per questo dimenticare la tradizione. Un ruolo che le donne angolane sentono con passione e perseveranza e che il Padiglione Angola ha celebrato con vari eventi all’interno di Expo, culminati il 31 luglio scorso con la Giornata della Donna Africana.

Prestigiosa portabandiera di questa che si può definire una vera e propria missione è Elsa Viana (nella foto), la più importante ambasciatrice della cucina angolana, chef internazionale con un diploma in Alta Cucina conseguito presso la Lenôtre Academy a Parigi e un incredibile bagaglio di esperienze accumulato in vari parti del mondo. Elsa è convinta fautrice della cucina “mescla” o mestiza, cioè “meticcia come me”, dice con orgoglio. La cucina di Elsa è un perfetto equilibrio di sapori provenienti dalle varie culture che ha avuto modo di conoscere, ma tenendo come base la tradizione angolana che si avvale dei prodotti della propria terra, senza però sprecare nulla perché ogni parte di una pianta, di un animale o di un pesce si può mettere in pentola se utilizzato con intelligenza.

Uno squisito assaggio della cucina mestiza di questa poliedrica chef si può avere al Ristorante Cannella Gourmet, sulla bellissima terrazza del Padiglione Angola. Come quello del 25 settembre, durante il quale gli ospiti, tra cui la Signora Albina Assis Africano, Commissario Generale Angola, hanno potuto gustare deliziosi piatti, presentati in modo accattivante e addirittura decorati con le erbe aromatiche e il peperoncino che crescono sulla terrazza stessa e che sono stati colti un momento prima di servire in tavola. Il menu prevedeva: pesce secco in mille foglie di patata dolce, manioca, platano e salicornia; filetto di spigola in salsa “rosa” (nella foto); sorbetto di zenzero e suo liquore; tagliata di manzo in salsa di tamarindo e funje di mais; sacoche di baobab rosa e delizia angolana. Un trionfo di profumi, sapori e colori composto come un mosaico di tradizioni e culture diverse, con l’Africa come protagonista principale.

(eb)




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