L’Alsazia di scena al Café des Chefs del padiglione Francia
Cambio della guardia al frequentatissimo Café des Chefs francese, che propone "la cucina francese in tutta la sua diversità” sotto il segno della convivialità e della tracciabilità e, oltre a un'ampia scelta di sapori a prezzi contenuti in grado di soddisfare davvero tutti i palati, fino al 31 ottobre vedrà uno stimolante avvicendamento di alcuni dei più grandi chef francesi, tutti premiati in occasione del celebre concorso internazionale Bocuse d'Or e per questo membri dell'associazione dei Bocuse d’Or Winners.
Dal 26 luglio al 6 agosto sarà di scena “Ricordi d’Alsazia”, a cura dello chef Michel Roth, grande chef originario della Mosella, in cucina insieme a Aurelion Gransagne, il validissimo chef che affiancherà i vari chef ospiti durante tutto il periodo di EXPO. Michel Roth muove i primi passi nel mondo della cucina presso l’Auberge de la Charrue d’Or a Sarreguemines, per poi proseguire il suo percorso in strutture tra le più rinomate di Francia come il Crocodile, l’Auberge de l’Ill e Ledoyen. Quindi al Ritz nel 1981 per 19 anni, sotto la direzione di Guy Legay, arrivando al top della gerarchia finché, dopo un breve passaggio al Lasserre, assume nuovamente la direzione delle cucine del Riz nel 2001. Durante la sua brillante carriera Roth accumula una prestigiosa serie di premi e riconoscimenti, tra i quali titolo di Meilleur Ouvrier de France conquistato nel 1991 e nel 2009 una esaltante doppietta con la nomina a presidente della Bocuse d’Or Winner’s Academy e l’assegnazione della seconda stella Michelin. Non resta inattivo nemmeno durante i due anni in cui il Riz è chiuso per restauro, divenendo chef consulente presso l'Hôtel Président Wilson di Ginevra, cui fa ben presto ottenere una stella Michelin, rimanendo poi a Ginevra anche come Direttore del savoir-faire presso la Scuola Lenôtre.
Dal 26 luglio al 6 agosto Roth proporrà al Café des Chefs un interessante menu che riassume la sua filosofia, cioè piatti del territorio interpretati con raffinatezza ai quali aggiunge anche un piccolo tocco italiano, in omaggio al Paese ospite.
In lista:
- Pomodoro cuore di bue, caprino e granciporro, vinaigrette al vino d’Alsazia
- Girello di vitello, composta di cipolle tipo flammkuchen (nella foto)
- Opéra al cioccolato Valrhona e fave di tonka, confit di Williamine
Roth è entusiasta della sua trasferta al Café des Chefs e afferma con convinzione "Essere a Expo Milano 2015 è come assaporare un gustoso mix di sapori. Venendo qui ho realizzato uno dei miei sogni di ragazzo, perché è sin da allora che provo il desiderio di partecipare a un evento mondiale tanto importante... Come cuoco, poi, mi sento molto toccato dal tema scelto per questa edizione. Mi piace l'idea di dedicare un po' di tempo a impegnarsi concretamente per parlare tutti assieme dei problemi legati allo squilibrio alimentare nel mondo... Dopotutto, per trovare delle soluzioni bisogna innanzitutto porsi delle domande! Noi Bocuse d’Or Winners apportiamo il nostro piccolo contributo alla causa sostenendo il microcredito solidale: una pratica che aiuta le piccole realtà locali contribuendo alla loro autosussistenza. Milano dimostra di essere un palcoscenico aperto a tutte le buone idee: è questa la cosa che mi piace di più dell'Expo!".
E infatti l’1% del ricavato del Café des Chefs viene devoluto a organizzazioni umanitarie e a questo si aggiungono i 3 euro per ogni copia del ricettario “Recettes solidaires/Solidarity cuisine” che sono donati a Babyloan (www.babyloan.org), una associazione che fornisce prestiti solidali a microimprenditori in Francia e in alcuni Paesi meno sviluppati.
Si tratta in un bel volume riccamente illustrato, bilingue francese/inglese che raccoglie le ricette e le biografie di 39 chef vincitori del Bocuse d’Or, tra i quali Michel Roth, ed è a cura di Catherine Guérin (nella foto con Roth) della segreteria del Bocuse d’Or Winners. Il volume costa 25 euro e si può acquistare presso la boutique del padiglione francese o online sul sito www.bocusedor-winners.com.
In questo modo tutti gli chef dell’associazione vogliono aiutare chi ha bisogno, ma in modo intelligente, dando una mano a fare studiare i figli e a entrare nel mondo della gastronomia.
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