BIO 2017
L'Italia è sempre più bio: approvata oggi in Commissione al Senato la legge sull'agricoltura biologica. E Il 14,7% delle superfici è già coltivato con metodi bio

Alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona focus dedicato al biologico: nel Paese sono già attive 72.000 aziende di produzione e 6.000 di trasformazione per un mercato interno da 3 miliardi di euro e quasi 2 miliardi in esportazioni

On.Terrosi: «Importante passo avanti, nei biodistretti anche nuovi modelli di governance»

Pinton (Federbio): «Vendite al +20% anche durante la crisi: in 5 anni potrebbe raddoppiare il volume di latte e prodotti lattiero-caseari consumati in Italia»

Viganò (CREA): «In Italia costituiti 27 biodistretti, altri 30 in via di costituzione»

Cremona, 25 ottobre 2017 – Vale 3 miliardi di euro per il solo mercato interno, al quale si aggiungono altri 2 miliardi d'esportazioni. Il consumo di prodotti biologici in Italia è in continuo aumento e proprio o oggi a Roma la legge sull'agricoltura biologica riceve l'approvazione della Commissione al Senato. «E' un importante passo avanti anche se l'iter non è ancora ultimato – ha commentato a caldo l'onorevole Alessandra Terrosi, intervenuta oggi a un convegno dedicato al biologico alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, la più importante manifestazione dedicata all'agrozootecnia -. Già il primo articolo, che definisce di importanza nazionale e a valenza sociale questo tipo di attività è molto significativo e indica come sia necessario arrivare a una approvazione nel più breve tempo possibile».

Gli articoli della legge vanno dal sostegno alla ricerca a quello per la formazione professionale, oltre che all'organizzazione di mercato coi produttori, intese di filiera e la costituzione di reti d'impresa. In particolare Terrosi ricorda altri due articoli fondamentali: quello sul fondo che destina risorse all'agricoltura biologica e quello sulla costituzione dei biodistretti. «I biodistretti – continua la parlamentare - negli anni si sono sviluppati in tutta Italia sulla base di disciplinari privati quindi c'era la necessità di normare questo fenomeno, sempre più interessante. Dentro al distretto riconosciamo la possibilità di unirsi alle diverse figure che operano nel biologico (agricoltori, trasformatori, consumatori, gruppi di acquisto solidale) per proporre anche altre soluzioni alternative non legate solo al metodo di agricoltura, ma anche su altri settori dello sviluppo sostenibile. È nei distretti che si sono sviluppate interessanti innovazioni di governance. Mi riferisco ai tanti protocolli stilati con gli enti locali che ne fanno parte e che guardano per esempio per alla gestione dei rifiuti e dell'acqua. Parliamo di un nuovo modello territoriale di sviluppo in qualche modo autodeterminato».

È stato invece Roberto Pinton, consigliere delegato Federbio, a fornire una panoramica sui numeri e le tendenze del mercato: «Il biologico, sia per i prodotti vegetali che per i prodotti animali, da due decenni è un mercato in crescita. Negli ultimi anni in particolare, nel pieno della crisi, ha avuto aumenti in termini di consumo mai così importanti: solo in Italia lo scorso anni le vendite sono aumentate del 20%. I dati parlano del 14,7% delle superfici agricole italiane adibite a biologico. Vuole dire 72.000 aziende che producono senza usare un grammo di sostanze chimiche di sintesi, 6.000 aziende che fanno trasformazione e un mercato interno che vale 3 miliardi di euro e quasi 2 miliardi di esportazioni: siamo i maggiori esportatori dell'UE, secondi al mondo solo agli USA. Siamo in continuo aumento anche come numero di famiglie che consumano i prodotti biologici (87 su 100 nuclei famigliari almeno una volta l'anno consumano prodotti biologici). Crescono tutti i prodotti e c'è ampio spazio per i prodotti zootecnici: si prevede che nell'arco dei prossimi 5 anni possa raddoppiare il volume di latte e prodotti lattiero-caseari consumati in Italia».

Su suolo italiano sono stati attivi 27 biodistretti mentre altri 30 sono in via di costituzione. Come ha spiegato Laura Viganò, dell'autorevole centro di ricerca CREA -Zootecnia e Acquacoltura - altra relatrice intervenuta oggi alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona - «un aspetto rilevante nella costituzione dei biodistretti è la presenza di figure professionali competenti in grado di trainare il processo di sviluppo e soprattutto di coinvolgere gli operatori del territorio e la società civile perché uno degli aspetti più importanti sta nel trasferimento dei principi dell'agricoltura biologica anche alle altre attività. L'agricoltura biologica è quindi centrale ma deve essere in grado di attivare tutte le altre componenti del sistema in cui si interviene».

Le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona continuano fino a sabato 28 ottobre con una serie di oltre 100 eventi fra workshop, presentazioni, convegni, dimostrazioni, appuntamenti tecnico-scientifici. A CremonaFiere sono presenti 800 brand internazionali del mondo dell'agrozootecnia e da questa mattina 20 delegazioni organizzate di buyer e tecnici provenienti da 16 Paesi stranieri stanno visitando la manifestazione.

info e aggiornamenti: www.bovinodalatte.it
Luca Muchetti
Ufficio Comunicazione
luca.muchetti@cremonafiere.it


BIO2016 / Indice