Gli studi scientifici lo dimostrano: la salute si costruisce anche a tavola, sulla base del cibo che mangiamo. È dunque importante dare "il giusto peso" a una dieta varia ed equilibrata, bilanciata nei vari nutrienti.
Ma "mangiare bene" non significa solo mangiare frutta e verdura, vuol dire consumare cibi buoni e di qualità in un ambiente sano e sostenibile, vuol dire preferire prodotti non trattati, prediligere frutta e verdura di stagione, consumare prodotti di qualità, per salvaguardare il valore nutrizionale di un alimento e garantire un modello agro ecologico sostenibile per i territori.
Più che un regime alimentare, dovremmo ricercare un "equilibrio alimentare" che non si costruisce su un unico pasto o su un unico giorno, ma piuttosto su una continuità che diventa prevenzione per molte malattie croniche degenerative, e corrisponde ad un modello di equilibrio ambientale, capace di indirizzare in senso ecologico i comportamenti dei produttori e dei cittadini.
Da tempo, ormai come Associazione siamo impegnati a stimolare la riflessione sul rapporto esistente tra produzione biologica, alimentazione e salute al fine di valorizzare l'approccio biologico all'agricoltura come risposta alle esigenze più complessive dell'elevato livello di sana alimentazione. E lo abbiamo ricordato e promosso con successo, ancora una volta anche nello scorso fine settimana, partecipando all'interno del Villaggio della Salute, della Race for the Cure, al Circo Massimo, con interventi formativi e laboratori e distribuendo presso il nostro stand, la "BioSporta della Salute". All'interno pasta, orzo, legumi e pelati biologici, la summa della dieta mediterranea raccomandata ormai anche dal mondo scientifico, che ci aiuta a tenere lontane malattie. La BioSporta è ormai divenuta il simbolo della salute, racchiude in sé tutti gli aspetti di una sana alimentazione ricca di nutrienti, rispettosa della densità nutrizionale e priva di sostanze nocive. Il suo acquisto ha assunto non solo il significato di contribuire a realizzare importanti progetti di prevenzione e di cura, ma contribuire a mantenere sana la propria salute e quella di tutto il pianeta.
Mangiare bio è il primo passo per la prevenzione.
Oggi scegliere prodotti provenienti da agricoltura biologica, non solo è sinonimo di consumo attento alla salubrità del cibo che mangiamo, di consumo improntato ad un maggior rispetto per l'ambiente, ma anche, per soggetti come AIAB, ispirato alla qualità delle condizioni lavorative nelle quali il cibo viene prodotto.
E se da una parte la comunità scientifica è sempre più chiamata a supporto della produzione e della nutrizione, diventa prezioso e necessario il contributo informativo e formativo delle Associazioni come la nostra ,che hanno tra i loro obiettivi la promozione di un'educazione alimentare, utili allo sviluppo di una nuova coscienza alimentare.
Mangiare sano non è soltanto una buona pratica per la nostra salute, ma è molto di più.
E' un'attitudine, un atteggiamento responsabile e vigile da assumere nei confronti della propria alimentazione. Poiché lentamente ci siamo "allontanati" dal modello di dieta mediterranea, è indispensabile un'inversione di tendenza, profonda. E l'onnipresenza del cibo sui mezzi di informazione e nei social, non è servita a stimolare una coscienza, ma un approccio al cibo con il carattere di "feticcio".
Di certo non sarà sufficiente limitarsi alla distribuzione di opuscoli con informazioni nutrizionali e alla diffusione di rapidi messaggi televisivi, a far tornare le persone agli schemi alimentari di una volta.
Orientare i consumi alimentari, verso modelli salutari, ha bisogno della partecipazione attiva, di scelte consapevoli e di un'impostazione multidisciplinare di interventi che coinvolgono vari settori , dagli operatori sanitari, alle associazioni, industrie ed i diversi livelli istituzionali interessati e che vedono partecipi non solo i "gruppi a rischio", ma tutti i cittadini. La collaborazione Aiab-S.G.Komen, nasce come esperimento concreto di dialogo e collaborazione diretta tra il mondo della produzione e quello della ricerca, favorendo, il più possibile, il coinvolgimento di pazienti e di esperti della medicina, e promuovendo un modello di "prevenzione partecipata".
Andiamo verso uno sviluppo sostenibile non solo come modello economico , ma anche tutela e e promozione della salute, come "valore in tutte le politiche" (health in all policies).
La salute è un diritto di tutti, un valore da cui non si può prescindere, anche quando si compiono scelte in ambiti diversi da quello sanitario come nelle politiche agricole.
di Annalisa Gallucci - responsabile AIAB salute ed alimentazione
BIO2016 / Indice