“Il Veneto vanta da sempre una tradizione avicola da primato. Nei secoli, infatti, in questa regione sono state selezionate moltissime tipologie di polli, anatre, oche, tacchini e faraone. Alcune di queste sono col tempo scomparse, altre sono state ricostituite, altre ancora sono in corso di recupero. Tra le più note e apprezzate, si sono – per esempio - la gallina di Polverara e la Padovana Gran ciuffo. E’ compito della Regione sostenere non solo gli enti pubblici della rete regionale per la biodiversità, ma anche allevatori e agricoltori che sono custodi di razze autoctone e che, con il loro lavoro, possono arricchire le varietà iscritte del Registro anagrafico nazionale”.
Così l’assessore all’agricoltura della Regione Veneto Giuseppe Pan presenta il programma delle iniziative regionali per il biennio 2018-19 per difendere la biodiversità di interesse agricolo e alimentare. In questi giorni la Giunta regionale ha impegnato 72.415 euro, provenienti dal riparto della legge 194/2015, per finanziare il piano degli interventi.
Dalla primavera 2018 sono in programma corsi, attività di formazione, scambio di esperienze e gruppi di lavoro tra allevatori e tra centri della rete regionale al fine di favorire lo scambio di conoscenze tra avicoltori e tecnici, in collaborazione con l’Associazione italiana allevatori e l’Agenzia veneta per lo sviluppo del settore primario. Materiali di lavoro, conoscenze e servizi correlati alla biodiversità, relativi anche ad altre specie animali e vegetali autoctone del Veneto, saranno condivisi tramite una nuova ed apposita piattaforma web.
Il progetto regionale prevede inoltre la realizzazione di focus group, work shop e study visit, finalizzati ad attività correlate alle “Comunità del cibo e della biodiversità di interesse agricolo e alimentare”, con l’obiettivo di favorire accordi tra agricoltori e allevatori locali con gruppi di acquisto solidale, mense scolastiche, esercizi di ristorazione e commerciali, al fine di realizzare forme di filiera corta, di vendita diretta, di scambio e di acquisto di prodotti agricoli e alimentari nell’ambito di circuiti locali.
Tra le attività in programma nel biennio, infine, c’è anche la valorizzazione della Giornata mondiale della biodiversità, in programma il 22 maggio: “sarà un’occasione – sottolinea l’assessore – per far conoscere il patrimonio di specie diverse di cui è ricco il Veneto e per dare rilievo al grande lavoro dei nostri allevatori nella conservazione di razze animali di diverso pregio, molto interessanti per storia, caratteristiche genetiche, e capacità produttive. Un patrimonio di tipicità che va salvato dall’omologazione industriale e dal rischio di estinzione, in funzione di una alimentazione sana e di qualità”.
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