Sopra la media le prestazioni dei fine wine italiani sulla fascia premium
Sono disposti a spendere più della media, bevono con più frequenza e in maniera più diversificata, con una maggiore propensione verso etichette europee e made in Italy. Sono i consumatori premium fotografati oggi da Wine Intelligence per il Consorzio di tutela vini Valpolicella in occasione della seconda conferenza annuale della Valpolicella che annuncia Anteprima Amarone (2-4 febbraio, Palazzo della Gran Guardia di Verona); un segmento di appassionati di “fine wine” che rappresenta rispettivamente il 7% e il 12% dei bevitori regolari di vino negli Stati Uniti e in Cina. Ma, se nel Paese del Dragone i vini di lusso vengono associati al prestigio dell’etichetta, a partire dal produttore, dalla regione di origine o dai punteggi della critica, negli Usa sono le considerazioni sulla qualità del prodotto (invecchiamento e riconosciuta costanza) a prevalere, accompagnate da un’emergente attenzione alla sostenibilità, indicata da 7 premium consumer americani su 10.
Stando all’identikit tracciato, il consumatore premium a stelle e strisce è prevalentemente maschio (66%), più giovane della media dei bevitori di vino (under 35 nel 38% dei casi e solo nel 21% sopra i 54 anni) ed è disposto a spendere più di 20$ a bottiglia. Dopo i vini californiani, acquistati dal 70% negli ultimi 6 mesi, il premium drinker mette in cantina più vini italiani (59%, grazie a Valpolicella e Amarone, Chianti, Prosecco) che francesi (40%), e dimostra una conoscenza sopra la media anche delle denominazioni venete, con il Valpolicella che sale dal 2% dei bevitori regular al 7% dei premium e l’Amarone dall’1% al 4%.
I consumatori di alta gamma in Cina, invece, tendono ad essere trentenni (con solo il 12% under 29), leggermente più maturi di quelli regolari che si posizionano sotto i 30 in 3 casi su 10 (34%). Spendono oltre 500RMB (circa 65 euro) e scelgono prevalentemente vino cinese (47%) e francese (47%), simbolo di prestigio e status sociale, pur dimostrando più attenzione della media nei confronti del vino italiano (scelto dal 30% dei consumer premium cinesi contro il 19% di quelli regular), cileno (25% vs 20%) e spagnolo (22% vs 15%). Anche qui il Valpolicella vede migliorare la sua penetrazione (dal 3% dei bevitori di vino regolari al 6% di quelli premium), mentre l’Amarone registra risposte pressoché invariate in termini di acquisto (7% dei consumatori regolari e 6% di quelli premium). Nel Paese del Dragone buona anche la notorietà dei vini siciliani, toscani e Barolo.
La seconda conferenza annuale della Valpolicella, evento inserito nella Red Week di Anteprima Amarone, è organizzata dal Consorzio Tutela Vini Valpolicella in collaborazione con Wine Intelligence (partner scientifico), e il supporto di Banco BPM, Cattolica Assicurazioni, Grafiche Valpolicella; Tebaldi.it; Volkswagen Veicoli Commerciali. Media partner A&F - Repubblica Affari e Finanza.
Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella
Nato nel 1924 è una realtà associativa che comprende viticoltori, vinificatori e imbottigliatori della zona di produzione dei vini della Valpolicella, un territorio che include 19 comuni della provincia di Verona. La rappresentatività molto elevata (80% dei produttori che utilizzano la denominazione) consente al Consorzio di realizzare iniziative che valorizzano l’intero territorio: il vino e la sua terra d’origine, la sua storia, le tradizioni e le peculiarità che la rendono unica al mondo. Il Consorzio annovera importanti ruoli istituzionali: si occupa della promozione, valorizzazione, informazione dei vini e del territorio della Valpolicella, della tutela del marchio e della viticoltura nella zona di produzione dei vini Valpolicella, della vigilanza, salvaguardia e difesa della denominazione. L’area di produzione è molto ampia ed è riconducibile a tre zone distinte: la zona Classica, (Sant’Ambrogio di Valpolicella, San Pietro in Cariano, Fumane, Marano e Negrar); la zona Valpantena, comprendente l’omonima valle; la zona DOC Valpolicella, con Verona, Illasi, Tramigna e Mezzane. Le varietà autoctone che danno vita ai vini delle denominazioni vini Valpolicella sono: Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara. I vini della denominazione sono il Valpolicella doc, il Valpolicella Ripasso doc, l’Amarone della Valpolicella e il Recioto della Valpolicella entrambi docg.
ASA Press / Le notizie di oggi