Martedi’ alle 11.30 sarà presentato il ciclo di appuntamenti, e alle 12 il primo incontro si focalizzerà sul tema “ambiente, salute, alimentazione: dal falso in tavola all’educazione alimentare. L'azione integrata di tutela dei carabinieri a difesa dell'Italia e dei cittadini”.
Nel 2017 l'Italia ha toccato il record storico dell’esportazione agroalimentare, pari a un valore di oltre 40 miliardi di euro: eppure il falso enogastronomico made in Italy costa al Paese 60 miliardi di euro e 300mila posti di lavoro in meno (dati Coldiretti). Un tema che la Fondazione FICO ha deciso di “investigare” e affrontare in sinergia con il Comando Legione Carabinieri Emilia Romagna, nell’ambito di una vera e propria campagna di sensibilizzazione dei cittadini. Un ciclo di appuntamenti approfondirà i temi dell’adulterazione alimentare, della tutela del marchio e della tutela ambientale legata al falso nel cibo. L’iniziativa sarà presentata martedì 17 aprile alle 11.30 nella sede della Fondazione FICO, Spazio 118 del Parco Agroalimentare Eataly World. Alle 12, sempre nella sede della Fondazione FICO è in programma il primo appuntamento, sul tema “Ambiente, salute, alimentazione: dal falso in tavola all’educazione alimentare. L'azione integrata di tutela dei Carabinieri a difesa dell'Italia e dei cittadini”. Interverrà il Ten. Colonnello Federico Ruocco, Capo Operazioni e Logistica del Comando Provinciale CC Bologna, in dialogo con il presidente di Fondazione FICO Andrea Segrè. Nel 2017 il Rapporto dell’Icqrf, l’Ispettorato del Ministero delle Politiche Agricole, ha denunciato per varie irregolarità - contraffazione, mancata tracciabilità, prodotti adulterati – oltre il 25% degli operatori agroalimentari: significa che più di 1 prodotto su 4 immesso sul mercato presenta irregolarità, spesso dannose per la nostra salute. I numeri sono eloquenti: su oltre 50.000 controlli sono risultati irregolari il 26,8% degli operatori, il 15,7% dei prodotti e il 7,8% dei campioni. Se all’estero si tratta soprattutto di contraffazione e sfruttamento delle indicazioni geografiche protette per attirare i clienti, i prodotti irregolari sul mercato italiano prospettano autentici rischi per la salute dei consumatori: etichette non conformi, olio vergine venduto come extravergine, carne non tracciabile, ortofrutta venduta come biologica ma contenente tracce di principi attivi irregolari. L’allarme è forte a tutela della qualità dell’agroalimentare italiano e della sicurezza alimentare per i cittadini: per questo i Carabinieri di Bologna, nell’ambito del progetto, metteranno a disposizione esperti e capacità dei propri comparti di specialità, presenti nei Comandi “Tutela Salute” (con i Nuclei Antisofisticazione e Sanità), “Tutela Ambiente” (coi i Nuclei Operativi Ecologici) e “Politiche Agricole e Alimentari” (con i Nuclei Antifrodi). Il primo incontro focalizzerà sulle criticità riconducibili agli effetti di intossicazione, per il corpo umano, di alcuni tipi di sofisticazione e alterazione alimentare, di prodotti di genere o marchio contraffatto. Questi rischi per la nostra salute sono legati alle sostanze aggiunte per modificare l’aspetto, il colore, il gusto e l’aroma dei prodotti, con l’obiettivo di ingannare i consumatori, spacciando alimenti diversi da quelli descritti al momento della vendita nelle indicazioni o nell’etichetta.
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