Dal 2 al 6 luglio prossimo oltre 30 ricercatori italiani e stranieri saranno ospiti del Centro di Competenza per l’Innovazione in campo agro-ambientale dell’Università di Torino, nell’ambito del progetto Europeo EMPHASIS, per studiare le nuove tecnologie messe a punto per combattere i parassiti che minacciano il sistema agricolo europeo
Provengono da Lituania, Slovacchia, Romania, Grecia, Croazia, oltre che da numerose Università ed Enti di ricerca con sedi in diverse città italiane come Udine, Milano, Palermo, Bologna, gli oltre 30 ricercatori che dal 2 al 6 luglio prossimo prenderanno parte alla Summer School organizzata da Agroinnova, il Centro di Competenza per l’Innovazione in campo agro-ambientale dell’Università di Torino, presso la propria sede nel Campus di Grugliasco, alle porte di Torino, con il patrocinio della Società Italiana di Patologia Vegetale (SIPaV). Giungono da Italia ed estero (UK) anche i docenti, provenienti sia da Istituti di ricerca sia da aziende private.
Il Corso, dal titolo “Emerging pests and diseases in horticultural crops: innovative solutions for diagnosis and management” (Patogeni emergenti nelle coltivazioni orticole: soluzioni innovative per la loro diagnosi e gestione) è stato organizzato nell’ambito del progetto Europeo EMPHASIS, finanziato con oltre 7 milioni di euro dalla Commissione Europea, di cui Agroinnova è coordinatore.
Obiettivo della Summer School è quello di aggiornare dottorandi e ricercatori sulle ultime tecnologie e le nuove soluzioni messe a punto nell’ambito del Progetto per contrastare i cosiddetti “alieni”, ovvero quei patogeni che per effetto della globalizzazione giungono nell’Unione Europea attraverso lo scambio di merci e sementi e che possono mettere seriamente a rischio i sistemi agricoli dei Paesi membri.
Una parte importante della Summer School sarà incentrata sulla tecnologia LAMP, uno strumento che consente, attraverso l’analisi molecolare effettuata direttamente in campo sul DNA delle colture, di evidenziare con grande precisione e tempestività il sorgere di eventuali epidemie, accorciando sensibilmente i tempi di reazione. Una sorta di “dectector” quindi che consente già oggi agli operatori, come dei moderni investigatori, di intervenire direttamente sul campo con l’ausilio di un piccolo e comodo apparecchio, dando un riscontro immediato sull’eventuale presenza di patogeni pericolosi nelle colture.
«Il nostro obiettivo - commenta Maria Lodovica Gullino, Direttore di Agroinnova - è da sempre quello di fare in modo che la ricerca dialoghi costantemente con il mondo produttivo, trasferendo ad esso i risultati degli studi effettuati nell’ambito di importanti progetti internazionali, come appunto EMPHASIS. Le Summer School rappresentano un mezzo molto efficace per formare adeguatamente i dottorandi ed aggiornare i ricercatori sui risultati di ricerche innovative. Una caratteristica di questa Summer School è quella di svolgersi in due parti: una “basic", in italiano e una “advanced” in lingua inglese. Un metodo didattico che consente un trasferimento mirato dei risultati delle ricerche. L’ottimo riscontro in termini di partecipazione a questa Summer School testimonia il fatto che con il progetto EMPHASIS stiamo dando risposta ad un’esigenza concreta e sentita».
Ufficio Stampa Agroinnova
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