Il 25 novembre 2018 è il termine ultimo per scegliere il miglior progetto del bando organizzato dall’Organizzazione agricola e Onlus Senior - l’Eta’ della Saggezza, in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali, Intesa Sanpaolo e Università di Roma Tor Vergata
Il prossimo 25 novembre è l’ultimo giorno utile per votare online i progetti che partecipano al bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale”, organizzato da Confagricoltura e Onlus Senior - L’Età della Saggezza, in collaborazione con Rete Fattorie Sociali, Intesa Sanpaolo, Università di Roma Tor Vergata, con l’obiettivo di incentivare l’agricoltura sociale favorendo e accompagnando lo sviluppo di attività imprenditoriali in grado di coniugare sostenibilità e innovazione.
Il concorso, alla sua terza edizione, prevede tre premi in denaro (ognuno da 40 mila Euro per un totale di 120 mila) e poiché l’agricoltura ha bisogno di imprenditori sempre più specializzati e preparati, oltre al premio in denaro, saranno destinate ai vincitori e ai progetti più meritevoli otto borse di studio per partecipare al ‘Master di Agricoltura Sociale’ presso l’Università di Roma Tor Vergata.
I numerosi progetti presentati alla scadenza del 15 ottobre provengono da tutte le regioni d’Italia, dal Trentino Alto Adige alla Sicilia. Con Emilia Romagna, Sicilia e Piemonte al vertice della classifica per maggior numero di progetti (rispettivamente con 11, 8 e 7). Molteplici gli ambiti presi in esame, che spaziano dall’inserimento di persone con disabilità, all’educazione ambientale e alimentare, fino alla salvaguardia della biodiversità.
I progetti presentati sono stati inseriti, in ordine alfabetico e corredati da un breve abstract e foto, sulla piattaforma internet dedicata www.coltiviamoagricolturasociale.it e a partire da oggi possono essere votati dal pubblico. Per votare occorre registrarsi sulla piattaforma nella pagina iniziale, cliccare su “iscriviti”, compilare la griglia e inviare. Arriva quindi un link di verifica che, con clic, vi riporta in “home”. Qui, nella sezione “accedi” occorre confermare mail e password. A questo punto si può votare il progetto prescelto.
Le trenta proposte che avranno raccolto il maggior gradimento passeranno al vaglio di una commissione di esperti per la selezione definitiva.
Entro la fine di dicembre si conosceranno i tre progetti vincitori, che dovranno essere realizzati entro ottobre 2019. L’importo dei premi sarà erogato in tre tranche; buona parte sarà messa a disposizione subito per consentire alle iniziative una rapida operatività.
Lo scorso anno sono state premiate: la cooperativa Giuseppe Garibaldi di Roma, con la sua Ape che gira tra i mercati di Roma vendendo gli ortaggi coltivati da giovani adulti autistici; l’azienda agricola Vivaio Villanova di Foggia, per un laboratorio per la produzione di oli essenziali di piante aromatiche che impiega persone con disagio sociale e disabilità; l’azienda agricola sociale Capone di Macerata, per l’inserimento di ragazzi fragili nell’apicoltura e nell’equitazione, a Pollenza, per la sezione riservata alle aree colpite dal terremoto.
“Queste aziende - ha messo in evidenza il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – praticano agricoltura sociale senza perdere la propria connotazione imprenditoriale ed economica. Una dimensione etica d’impresa, capace di convogliare la propria attenzione più sulle persone che sul prodotto. Produrre è importante, ma qui si fa di più: attraverso l’attività agricola si fa anche inserimento sociale e lavorativo. La nostra Organizzazione, con questo premio, ha voluto sottolineare quanto creda in un nuovo modello di agricoltura, attento agli aspetti economici e produttivi, ma anche quelli salutistici, ambientali, energetici, sostenibili e sociali”.
“Crediamo molto nell’agricoltura sociale - ha rilevato il segretario nazionale della Onlus Senior–l’Età della Saggezza Angelo Santori - perché unisce etica e attività produttiva -. È un modello economico e sociale riconducibile a temi che ci stanno particolarmente a cuore: la solidarietà tra le generazioni, l’occupazione e l’assistenza socio sanitaria dei soggetti più deboli, la tutela dei diritti civili e l’inclusione sociale nelle zone rurali”.
ASA Press / Le notizie di oggi