AZIENDE E PRODOTTI
Ortofrutta, “calo produttivo del 20% previsto per pesche e nettarine potrebbe scongiurare crisi, ma restano incognite legate a problemi strutturali"
Rimini, 10 maggio 2018 – Potrebbe essere la prima estate senza crisi per la peschicoltura europea se le prime indicazioni dovessero confermare un calo produttivo significativo dovuto in particolare ai danni da gelo registrati nelle principali aree produttive ma secondo l’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari “anche se la prossima campagna non dovesse risultare disastrosa come quella degli scorsi anni, permangono tuttavia incognite dovute a problemi strutturali che minano la competitività del comparto e che devono assolutamente essere affrontati, a partire dalla insufficiente aggregazione commerciale”. Questo il commento di Davide Vernocchi, coordinatore ortofrutticolo Alleanza Cooperative Agroalimentari rispetto alle prime previsioni produttive per pesche e nettarine in Italia e in Europa illustrate a Macfrut che preannunciano cali nelle produzioni spagnole e francesi a partire dal -10 % rispetto all’anno record del 2017 e che oscillano in Italia da una media di oltre il 20% al sud al -15% dell’Italia centrale.
“Per affrontare i problemi che rimangono sul tavolo – prosegue Vernocchi – occorrerà ripartire dalle richieste prioritarie su cui tutta la filiera si era trovata unita all’atto della costituzione del tavolo ortofrutticolo al Mipaaf a dicembre dello scorso anno. Ci auguriamo che il futuro ministro dell’Agricoltura del nuovo governo riattivi il Tavolo e dia continuità alle richieste espresse dal mondo ortofrutticolo”.
“In primo luogo - ricorda Vernocchi - avevamo ribadito la necessità di realizzare un catasto frutticolo con dati costantemente aggiornati sulle produzioni e sulle superfici ortofrutticole, attraverso il quale poter programmare in maniera più efficiente investimenti e rinnovamenti varietali e riuscire nel contempo a prevenire situazioni di crisi”. Al Tavolo ortofrutticolo erano emerse inoltre anche la richiesta di un nuovo sistema europeo di prevenzione fitosanitaria con maggiori controlli alle importazioni da paesi terzi, la costruzione di una cabina di regia per l’apertura di nuovi mercati di sbocco nei Paesi extraeuropei per l’export ortofrutticolo e l’implementazione di iniziative con gli enti caritativi per la distribuzione di prodotti ortofrutticoli freschi e trasformati alle persone indigenti.
Alina Fiordellisi
Ufficio stampa
fiordellisi.a@confcooperative.it
tel. +39 06 46978202
Rimini, 10 maggio 2018 – Potrebbe essere la prima estate senza crisi per la peschicoltura europea se le prime indicazioni dovessero confermare un calo produttivo significativo dovuto in particolare ai danni da gelo registrati nelle principali aree produttive ma secondo l’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari “anche se la prossima campagna non dovesse risultare disastrosa come quella degli scorsi anni, permangono tuttavia incognite dovute a problemi strutturali che minano la competitività del comparto e che devono assolutamente essere affrontati, a partire dalla insufficiente aggregazione commerciale”. Questo il commento di Davide Vernocchi, coordinatore ortofrutticolo Alleanza Cooperative Agroalimentari rispetto alle prime previsioni produttive per pesche e nettarine in Italia e in Europa illustrate a Macfrut che preannunciano cali nelle produzioni spagnole e francesi a partire dal -10 % rispetto all’anno record del 2017 e che oscillano in Italia da una media di oltre il 20% al sud al -15% dell’Italia centrale.
“Per affrontare i problemi che rimangono sul tavolo – prosegue Vernocchi – occorrerà ripartire dalle richieste prioritarie su cui tutta la filiera si era trovata unita all’atto della costituzione del tavolo ortofrutticolo al Mipaaf a dicembre dello scorso anno. Ci auguriamo che il futuro ministro dell’Agricoltura del nuovo governo riattivi il Tavolo e dia continuità alle richieste espresse dal mondo ortofrutticolo”.
“In primo luogo - ricorda Vernocchi - avevamo ribadito la necessità di realizzare un catasto frutticolo con dati costantemente aggiornati sulle produzioni e sulle superfici ortofrutticole, attraverso il quale poter programmare in maniera più efficiente investimenti e rinnovamenti varietali e riuscire nel contempo a prevenire situazioni di crisi”. Al Tavolo ortofrutticolo erano emerse inoltre anche la richiesta di un nuovo sistema europeo di prevenzione fitosanitaria con maggiori controlli alle importazioni da paesi terzi, la costruzione di una cabina di regia per l’apertura di nuovi mercati di sbocco nei Paesi extraeuropei per l’export ortofrutticolo e l’implementazione di iniziative con gli enti caritativi per la distribuzione di prodotti ortofrutticoli freschi e trasformati alle persone indigenti.
Alina Fiordellisi
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ASA Press / Le notizie di oggi