Il 5 gennaio 2017 la Commissione europea ha pubblicato una relazione di valutazione degli investimenti effettuati nell'ambito del Fondo sociale europeo (FSE) nel periodo di programmazione 2007 – 2013.
In termini di risultati raggiunti, quasi 10 milioni di europei hanno trovato un lavoro con il sostegno del FSE, 8,7 milioni hanno ottenuto un diploma o una certificazione e 13,7 milioni hanno segnalato altri risultati positivi, come ad esempio un innalzamento del proprio livello di competenze. Di questi 31,8 milioni di persone, il 36% erano inattivi, il 33% erano occupati e il 30% erano disoccupati. Tra i principali gruppi di destinatari figurano le persone scarsamente qualificate (40%), i giovani (30%) e le persone svantaggiate (almeno il 21%). Le donne partecipanti alle azioni del FSE sono state 51,2 milioni.
Oltre ai cittadini europei anche gli Stati membri hanno giovato del FSE. A sostegno di ciò la Commissione europea ha attestato che il FSE ha fornito più del 70% delle risorse per le politiche attive del mercato del lavoro in Bulgaria, Estonia, Grecia, Lettonia, Lituania, Malta, Romania e Slovacchia e ha finanziato oltre il 5% della spesa per l'istruzione e la formazione in Portogallo e nella Repubblica Ceca. Inoltre il FSE ha avuto un riscontro positivo anche dal punto di vista del PIL dei 28 Paesi UE, si è verificato un incremento dello 0,25%, e della produttività.
Ponendo uno sguardo sull'Italia, la crisi economica ha inciso in modo negativo sull'attuazione del FSE, sia sul fronte dei finanziamenti sia dei servizi offerti. I risultati ottenuti da FSE in Italia sono stati dunque inferiori alle attese, soprattutto nelle regioni del Sud. Tuttavia c'è un aspetto positivo, circa 606.000 aziende italiane hanno beneficiato dell'aiuto del FSE, mentre i progetti beneficiari sono stati 914.000.
Il FSE è stato istituito dal trattato di Roma nel 1957 ed è il principale strumento europeo d'investimento nel capitale umano poiché promuove l'occupazione e l'inclusione sociale. L'obiettivo che gli è stato posto è quindi quello di aiutare le persone a trovare un lavoro, integrare nella società gli individui svantaggiati e garantire opportunità di vita più eque per tutti. La dotazione del FSE, nel periodo 2007- 2013, è stata di 115,6 miliardi di euro, di cui 76,8 provenienti dal bilancio dell'UE, 35,1 da contributi pubblici nazionali e 3,7 da fondi privati. Il FSE, inoltre, è stato operativo, nel periodo di riferimento, in tutti e 28 gli Stati membri con un totale di 117 diversi programmi operativi, i quali hanno spaziato tra obiettivi di convergenza e obiettivi di competitività regionale e occupazionale.
Francesco Russo Di Masi e Francesco Laera
COMM-REP-MIL@ec.europa.eu
ASA Press / Le notizie di oggi