ENTI E MINISTERI
Il 9 maggio è la festa dell'Europa. Ma che significa essere cittadini europei?

Creata nel 1992 dal Trattato di Maastricht, la cittadinanza europea garantisce una serie di diritti specifici. Ecco i principali:

1. Vivere, lavorare e studiare all'estero. È la "libera circolazione delle persone", forse il diritto più noto e più apprezzato. Sono oltre 14 milioni i cittadini UE che vivono in un altro Paese UE e che hanno potuto trasferirsi senza dover chiedere un visto o un permesso di soggiorno. La libera circolazione è favorita da regole europee per il riconoscimento in tutta la UE delle qualifiche professionali, dei titoli di studio ad alcune condizioni, della copertura sanitaria e delle pensioni.

2. Viaggi. Come cittadini europei, abbiamo dei diritti quando viaggiamo in aereo, treno, autobus, pullman o nave, sia in Italia che in tutta la UE. Siamo tutelati prima della partenza (prezzi trasparenti, ritardi, cancellazioni), durante il viaggio (ritardi, variazioni di rotta) e all'arrivo (bagagli smarriti). Tutte le compagnie di trasporto devono informarci sui nostri diritti. La Commissione ha anche creato una app gratuita per smartphone chiamata "I diritti del passeggero" scaricabile su http://europa.eu/youreurope/citizens/travel/passenger-rights/index_it.htm. Per viaggiare con la nostra auto o con una a noleggio basta la patente italiana, valida in tutta la UE. Attenzione, però: il codice della strada è disciplinato da leggi nazionali e varia da Paese a Paese.

3. Shopping. Come consumatori, regole comuni proteggono i cittadini europei in tutta l'UE da clausole vessatorie nei contratti e da pratiche commerciali o pubblicità ingannevoli. Le regole europee regolano anche il diritto dei cittadini europei di "ripensarci" dopo l'acquisto (fino a 14 giorni in caso di acquisti online) e di chiedere la riparazione, la sostituzione o il rimborso in caso di un oggetto difettoso. Le regole europee garantiscono una garanzia del venditore di almeno due anni. I consumatori sono anche tutelati da norme europee sulla sicurezza dei prodotti non alimentari (ad esempio i giocattoli per bambini) e sul ritiro dei prodotti difettosi in tutta l'UE.

4. Salute. In quanto cittadini europei abbiamo diritto alle cure sanitarie in tutta l'UE, in caso di malattia inaspettata o incidente durante un soggiorno in altro Paese UE. Le norme europee prevedono che l'assistenza pubblica venga fornita alle stesse condizioni delle persone assicurate nel Paese ospitante. Il rimborso delle spese mediche sostenute può essere chiesto mentre si è all'estero o una volta tornati in Italia. Per usufruire di questi diritti, basta portare con sé la tessera sanitaria nazionale italiana: se ci fate caso, sul retro c'è scritto "tessera europea di assicurazione malattia". La salute umana e animale è anche tutelata da norme europee in materia di ambiente, acqua potabile e di balneazione, utilizzo di prodotti chimici in tutti i prodotti (alimentari e no), esposizione a prodotti cancerogeni.

5. Cibi sicuri e di qualità. Regole europee fissano standard alimentari di sicurezza tra i più alti al mondo. Controlli obbligatori sono previsti in tutta la catena agroalimentare, sia umana che animale. Politiche comuni di qualità garantiscono anche la protezione dei marchi DOP, IGP e STG, di cui l'Italia beneficia in misura maggiore rispetto agli altri Paesi UE. Inoltre, regole europee ci informano sugli ingredienti e gli allergeni usati nei prodotti che compriamo nei supermercati o che consumiamo al ristorante. Come cittadini europei, siamo anche tutelati da norme che disciplinano l'utilizzo di OGM, che deve essere sempre segnalato in etichetta. Di recente, così come previsto dalle regole europee, l'Italia ha potuto bloccare la vendita di prodotti contenenti OGM sul territorio nazionale.

6. Far sentire la propria voce. I cittadini europei possono candidarsi e votare per eleggere direttamente i deputati del Parlamento europeo. Si tratta di elezioni importanti perché è proprio il Parlamento che, assieme ai governi nazionali, adottano le norme europee. I cittadini europei possono anche votare e candidarsi alle elezioni locali nello Stato membro di residenza. È successo per esempio in occasione delle elezioni comunali a Milano, a cui hanno partecipato i cittadini italiani e europei residenti nella nostra città. Come cittadini europei possiamo fare sentire la nostra voce anche attraverso petizioni al Parlamento europeo e raccogliendo firme per proporre una nuova legge europea alla Commissione.

7. Cellulari, roaming e telecomunicazioni. Lo sapevate che possiamo cambiare operatore telefonico, fisso o mobile, conservando il nostro numero grazie a norme europee? In tutta Europa poi possiamo chiamare gratuitamente il 112, il numero di emergenza unico. Grazie alle norme europee, dal 15 giugno di quest'anno potremo usare il nostro cellulare in tutta la UE per chiamare e navigare, pagando come se fossimo in Italia.

8. Divorzi e separazioni. I cittadini europei possono scegliere quale legislazione applicare per la separazione, il divorzio e il mantenimento dei figli. Una coppia franco-greca che vive in Italia può per esempio chiedere a un tribunale italiano di divorziare in base alle leggi francesi, applicate dallo stesso tribunale italiano. Inoltre, i cittadini europei hanno il diritto di vedersi riconoscere più facilmente le sentenze di divorzio in un qualsiasi Paese UE.

9. Garanzie alle vittime di reato. Dalla fine del 2015, i cittadini europei godono di garanzie specifiche se sono vittime di reato in un qualsiasi Paese UE. Se veniamo derubati in un altro Paese UE, alla stazione di polizia abbiamo il diritto di ottenere informazioni sui nostri diritti in italiano, abbiamo diritto a un interprete e una traduzione in italiano della nostra denuncia. La nostra denuncia sarà poi trasmessa direttamente dalla polizia alle autorità italiane.

10. Far rispettare i vostri diritti. Se i vostri diritti di cittadini europei non vengono rispettati in un altro Paese UE o siete vittime di discriminazione in qualsiasi Paese UE, potete rivolgervi alle autorità nazionali competenti o, a seconda dei casi, direttamente alle istituzioni europee.


Francesco Laera

COMM-REP-MIL@ec.europa.eu



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