FATTI E PERSONE
Sostenibilità, il 40% delle cooperative ha ridotto uso fertilizzanti chimici, 1 su 3 ha investito su risparmio energetico e idrico

Il rapporto 2017 dell’Osservatorio ha anche approfondito il tema della responsabilità sociale di impresa: il 56% del campione preso in esame dall’indagine (230 cooperative “avanzate”, che esprimono il 27% del giro d’affari di tutta la cooperazione) ha messo in atto azioni virtuose a favore di un intenso coinvolgimento della base sociale nella governance dell’impresa.

Particolarmente diffusi sono, inoltre, gli interventi a favore della sostenibilità ambientale, sostenuti dalle cooperative “avanzate” sia presso la base agricola di soci che nei propri impianti di trasformazione. Nel primo caso a prevalere sono le iniziative a sostegno dell’adozione in azienda di pratiche agricole a basso impiego di input chimici (39%) e i servizi a favore della raccolta e smaltimento dei rifiuti ordinari o speciali (32%). Di rilievo anche il coinvolgimento in iniziative a favore del risparmio energetico e idrico (rispettivamente 23% e 21%), e a tutela de benessere animale (18%) o della biodiversità (14%).

Le azioni di sostenibilità ambientale implementate dalle cooperative “avanzate” direttamente nei propri impianti, invece, prevedono la raccolta differenziata dei rifiuti (50%) e gli interventi di natura energetica (presenza di impianti di produzione di energia rinnovabile 31%, efficientamento energetico degli edifici e stabilimenti produttivi 26%). “L’indagine ha messo in evidenza che oggi il 15% del fabbisogno energetico dalle cooperative di maggiori dimensioni (fatturato superiore ai 7 milioni di euro) è soddisfatto grazie ad energia rinnovabile prodotta autonomamente dalle stesse imprese” – afferma Ersilia Di Tullio di Nomisma, responsabile dello studio.

Molto importanti sono anche le azioni a favore dei dipendenti, adottate dal 57% delle cooperative agroalimentari. In particolare oltre la metà delle cooperative ha realizzato iniziative a favore della loro formazione, con focus sulla salute e sicurezza sul luogo di lavoro (29%), e azioni che favoriscono la fluidificazione della comunicazione, affidata alla raccolta di indicazioni e suggerimenti operativi dei dipendenti (19%).

Altro aspetto importante è il rapporto delle imprese cooperative con la comunità, che si traduce in prevalenza nella realizzazione di interventi di sostegno finanziario ad eventi di natura culturale (33%), ad iniziative di volontariato e beneficienza e attività legate allo sport (entrambe al 23%) o a vere e proprio donazioni a scuola, impianti sportivi, strutture sanitarie o altre comunità locali (20%).

“Nel corso degli ultimi anni – commenta il presidente dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari Giorgio Mercuri - è progressivamente maturata presso le cooperative una sensibilità del ruolo che l’impresa riveste non solo come soggetto economico, ma come attore ad ampio raggio che, con le sue azioni e i suoi comportamenti, influenza dimensioni diverse e più ampie che coinvolgono la società e l’ambiente. I dati emersi dall’indagine confermano l’impegno crescente da parte delle cooperative in termini di analisi e di trasparenza del loro impatto sociale ed ambientale”.

Ufficio stampa
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