360 milioni di euro in garanzie destinati alle piccole e medie imprese dell'Italia centrale e settentrionale nei prossimi 3 anni. Questo grazie al piano d'investimenti per l'Europa, meglio noto come piano Juncker, che ha reso possibile un accordo tra il Fondo europeo per gli investimenti e Artigiancredito Toscano. L'obiettivo è sostenerne la crescita e lo sviluppo mobilitando fondi che altrimenti sarebbero stati preclusi alle imprese.
L'accordo, siglato il 9 gennaio scorso, prevede anche la partecipazione di cinque enti garanti detti "confidi": Italia Comfidi, FidiToscana, Neafidi, Cooperfidi Italia e Artigianfidi Vicenza. In base all'accordo, il Fondo europeo per gli investimenti fornirà una controgaranzia che consentirà ad Artigiancredito Toscano, insieme agli altri confidi, di emettere i 360 milioni di euro in garanzie. Si stima che a beneficiarne saranno circa 10 mila piccole e medie imprese presenti principalmente in Toscana e nel Nord Italia. Queste potranno accedere a prestiti bancari a condizioni agevolate poiché parte del rischio bancario sarà assorbito direttamente dal Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), motore "economico" del piano Juncker.
L'accordo conferma il ruolo di primo piano dell'Italia nello sfruttare al meglio le opportunità offerte dal piano Juncker. Con 28 progetti infrastrutturali rivolti alle grandi imprese e più di 40 accordi per l'accesso al credito delle PMI, l'Italia è il primo Paese UE per numero di progetti approvati nel quadro del piano per gli investimenti in Europa. In cifre, si stima che i progetti approvati possano mobilitare fino a 8,5 milioni di euro di investimenti per il comparto "infrastrutture e innovazione" e più di 20 milioni per il comparto "finanziamenti alle PMI".
Il piano di investimenti per l’Europa, fortemente voluto dall'attuale presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, si basa su un'azione congiunta e coordinata a livello europeo per rilanciare gli investimenti nell’economia reale al fine di creare occupazione e crescita. Uno degli strumenti principali del piano è il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), ossia lo strumento per mobilitare investimenti pubblici e privati in Europa. Per attrarre gli investitori, il Fondo si basa su una garanzia totale di 21 miliardi di euro (16 miliardi di euro provenienti dal bilancio dell’UE e 5 miliardi di euro messi a disposizione dalla Banca europea per gli investimenti) che saranno usati a copertura del rischio per i progetti approvati. In caso di perdita, la prima perdita sarà assorbita proprio da questi 21 miliardi. Grazie all'effetto leva e all'esperienza della BEI, si stima che il Fondo europeo per gli investimenti strategici riuscirà a sbloccare investimenti aggiuntivi per almeno 315 miliardi di euro in tre anni.
Francesco Laera
COMM-REP-MIL@ec.europa.eu
ASA Press / Le notizie di oggi