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Vitigni e cultivar tradizionali: un’identità da preservare, un patrimonio da valorizzare

Si è tenuta al Museo Nazionale del Bargello di Firenze la 7° Giornata della cultura AIS del vino e dell’olio

Declinare il paesaggio agricolo in un aspetto culturale, turistico ed economico valorizzando vitigni e cultivar tradizionali. Questo il tema principale su cui si è sviluppata stamattina 13 maggio la settima Giornata della Cultura del Vino e dell’Olio organizzata patrocinata dal Mipaaf - che rinnova la sua collaborazione attraverso la direzione generale dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari – il Mibact e con la RAI Main Media Partner dell’evento attraverso le redazioni locali delle regioni in cui si è svolta la Giornata. In Toscana, la sede messa a disposizione dal Mibact per ospitare l’incontro è stato il Museo Nazionale del Bargello, storico Palazzo fiorentino che raccoglie una delle più importanti collezioni a livello mondiale di sculture rinascimentali.

“Una giornata pensata per rinsaldare il legame tra ambiti storici e il contesto sociale in cui essi si inseriscono – ha commentato Osvaldo Baroncelli, Presidente di AIS Toscana – e allo stesso tempo promuovere vino e olio di qualità che oltre a dare valore ai territori di riferimento vanno a costituire una voce di una certa influenza nell’economia interna e altresì sull’export. AIS Toscana, coerentemente con l’obiettivo associativo di promozione e divulgazione di una cultura enologica tra i consumatori, conferma il proprio impegno in tale direzione grazie alle delegazioni territoriali che molto si adoperano per organizzare appuntamenti come questo, da cui emergono temi di interesse collettivo. Quest’anno il focus è sull’importanza della componente territorio nella valorizzazione di vino e olio che tuttavia può valere anche nell’equazione inversa, ovvero il ruolo che il vino e l’olio prodotto su tali territori può rivestire per portare incoming turistico e di conseguenza sviluppare nuove opportunità economiche. Il turismo esperienziale nei bacini enogastronomici – ha aggiunto Baroncelli - è un trend in forte espansione e in siffatto contesto la Toscana ha certamente molto da dire”.

Dopo il saluto iniziale del Presidente Baroncelli, e della Direttrice del Museo del Bargello Paola D'Agostino in rappresentanza del Mibact l’intervento delle istituzioni, con Roberto Scalacci, Direttore della Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale della Regione Toscana che ha sottolineato l'importanza di "Coniugare gli aspetti culturali con la produzione vinicola: lo stiamo facendo con vino e olio da molti anni e stiamo cercando di valorizzare tutto l'agroalimentare legato alla Toscana. Serve creare maggiore collegamento tra produzione agricola e produzione culturale, anche come attrattiva turistica. L'aspetto agricolo comprende qualità delle produzioni e biodiversità: ci sono produzioni che possono esser consumate solo nei loro luoghi di produzione e per questo possono rappresentare elementi di attrattiva.

A intervenire esperti in materia, in particolare Giovanni Goglia Direttore ICQRF Toscana e Umbria in rappresentanza del Mipaaf che ha parlato della Legge 238/2016 relativa a coltivazione della vite, produzione e commercio del vino: "Semplificazione e innovazione - ha spiegato - sono gli elementi che caratterizzano la stesura del Testo Unico. Per tutti gli operatori, ma anche per chi deve controllare. Abbiamo lavorato per eliminare le sovrapposizioni di controlli creando il Registro Unico dei controlli ma altresì unificare il sistema sanzionatorio di quelle 3-4 norme vigenti finora. Una nota importante è data dagli accordi stretti tra l'Ispettorato e le principali piattaforme web di e-commerce: e-Bay, Amazon, Alibaba contribuiscono a combattere l'usurpazione procedendo dopo la diffida non solo a eliminare l'inserzione ma in alcuni casi addirittura l'inserzionista"

Tra i relatori, anche Roberto Bellini Vicepresidente Nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier  il quale si è concentrato sull’olio extravergine di oliva, Rosario Di Lorenzo Vicepresidente dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino intervenuto sui vitigni locali e l’enologo Luciano Bandini, chiamato a portare una testimonianza sulla coltivazione dei vitigni autoctoni e su come valorizzare un territorio e aumentare la competitività.

 

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