Unire agricoltori, cittadini consapevoli e innovazione digitale per creare dei “gruppi di acquisto solidale 2.0”: questo lo scopo de “L’Alveare che dice sì!”, il progetto che intende portare anche in Italia il nuovo modo per fare la spesa tramite una piattaforma che sostiene il consumo di prodotti freschi, genuini e a chilometro zero
Sharing economy, social network e agricoltura sostenibile: questi gli ingredienti principali de “L’Alveare che dice Sì!”, il progetto che, nato in Francia nel 2010, è arrivato anche in Italia e si presenta alla Fiera degli stili di vita sostenibili, Fa’ la Cosa Giusta, a Milano dal 18 al 20 marzo.
L’Alveare che dice Sì! è una piattaforma online che permette una distribuzione più efficiente dei prodotti locali, per dar vita ad un modello di impresa sociale favorendo gli scambi diretti fra produttori locali e comunità di consumatori che si ritrovano creando piccoli mercati temporanei a Km 0, conosciuti come Alveari. Al centro dunque ci sono la comunità e la genuinità dei prodotti, senza dimenticare il ruolo della tecnologia: la piattaforma è stata sviluppata lavorando a stretto contatto con gli utilizzatori, per modernizzare ed accelerare la filiera corta e promuovere un modello di commercio più equo.
Il funzionamento è semplice: i produttori locali presenti nel raggio di 250 km si iscrivono al portale e si uniscono in un “Alveare”, mettendo in vendita online i loro prodotti: frutta, verdura, latticini, formaggi. I consumatori che si registrano sul sito posso acquistare i prodotti che desiderano presso l’Alveare più vicino casa, scegliendo direttamente sulla piattaforma. Il ritiro dei prodotti avverrà settimanalmente nel giorno della distribuzione organizzata dal Gestore dell’Alveare, cioè colui che ha preso l’impegno di tenere il contatto con i produttori e che si occupa di pianificare eventi, aperitivi e visite guidate nelle aziende agricole dei produttori per creare un vero network di relazione e conoscenza diretta. L’incontro tra produttori e consumatori può avvenire in luoghi diversi, dal bar al ristorante, alla sala dell’associazione che mette a disposizione i propri spazi. L’intento è quello di permettere da una parte ai produttori di vendere direttamente e in modo facile, dall’altra ai consumatori di trovare alimenti freschi, locali e di qualità, rivalutando il cibo e il suo ruolo nella promozione di uno stile di vita comunitario e sano. In Italia sono oltre 30 gli Alveari nati da inizio anno, mentre in Francia sono più di 650.
Il progetto, che è incubato nell’I3P di Torino all’interno del programma Treatabit, a Fa’ la Cosa Giusta a Fiera Milano City presenterà obiettivi futuri insieme ai produttori che racconteranno la loro esperienza. Durante la tre giorni di fiera, l’Alveare collaborerà con Cucina Mancina fornendo i prodotti locali degli Alveari per laboratori, show cooking ed eventi che permetteranno di scoprire la cucina genuina e naturale, per sensibilizzare al consumo e all’alimentazione consapevole.
(Michela Canzio - www.lastampa.it)
ASA Press / Le notizie di oggi