Bruxelles mette a disposizione 161 milioni di euro
Ammonta a 161 milioni di euro la dotazione finanziaria di un Programma della Ue volto a contrastare le malattie trasmissibili dagli animali all’uomo: le zoonosi. Lo scrive sul sito agronotizie.it Angelo Gamberini che ricorda come da tempo Bruxelles abbia dichiarato guerra a malattie come la tubercolosi bovina, l’influenza aviaria, la rabbia, la brucellosi. L’intento è quello di arrivare alla loro completa eradicazione o, quantomeno, al loro controllo e sorveglianza. Per questo, scrive Gamberini, da tempo la Commissione ha dedicato cospicue risorse finanziarie destinate a cofinanziare programmi nazionali per la salute degli animali. I risultati sono evidenti. Nel 2007 i casi di salmonellosi furono oltre 251mila, nel 2014 non oltre gli 81mila.
Sono 130 i Programmi nazionali già messi a punto e selezionati da Bruxelles, tra essi è inserito quello destinato alla tubercolosi bovina che si porta a casa una dotazione di 62 milioni di euro. Dodici milioni sono stati invece destinati alle encefalopatie spongiformi trasmissibili, 17 milioni alla salmonellosi, 10 alla brucellosi bovina, 2,5 alla peste suina classica, 2 all’influenza aviaria scorrendo poi via via le altre patologie ritenute meno importanti.
Rispetto la Peste suina africana il Piano previsto quest’anno prevede un incremento di 7 milioni rispetto al 2015, una decisione determinata dall’espansione di questa temibile patologia – ricorda ancora Gamberini – che dalla Russia e dalla Bielorussia si è diffusa in alcune nazioni europee come la Lituania, dove nel gennaio 2014 sono stati segnalati alcuni casi in cinghiali selvatici. Dopo la Lituania, è stata purtroppo la volta della Polonia, della Lettonia e dell’Estonia, dove il virus ha fatto la sua comparsa in piccoli allevamenti. Quello della Peste suina africana è un problema che purtroppo riguarda da vicino anche il nostro Paese. Da molti anni infatti in Sardegna è in atto una campagna di eradicazione che malgrado gli sforzi e gli ingenti investimenti non ha ancora portato alla completa eradicazione della malattia.
Paolo Bodini
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