Non è la prima volta che la Francia prenda delle misure di questo tipo per tutelare la salute dei consumatori.
La notizia del divieto di importazione di ciliegie trattate con agrofarmaci arriva giusto in tempo per la nuova primavera e riguarda una sostanza ben nota anche all'Italia e cioè l'insetticida dimetoato che nel 2015 era stato riautorizzato anche in Italia sulla coltura del ciliegio per la lotta contro la Drosophila suzukii, per un periodo di 120 giorni in deroga.
"L'importazione e la messa in commercio in Francia di ciliege fresche destinate all'alimentazione provenienti da Stati membri dell'Unione Europea o da paesi terzi dove è autorizzato l'utilizzo di prodotti fitofarmaceutici contenenti la sostanza attiva dimetoato per il trattamento dei ciliegi sono sospese fino al 31 dicembre 2016", si legge nel decreto francese.
Il dimetoato è infatti vietato in Francia dal 1° febbraio di quest'anno, su parere dell'Agenzia nazionale per la sicurezza sanitaria (Anses).
Secondo il ministero dell'Agricoltura, l'obiettivo è di proteggere i consumatori, ma anche i produttori francesi che rischierebbero di risentire degli effetti distorsivi della concorrenza in caso di ingresso sul territorio di frutti provenienti da paesi che ancora utilizzano il dimetoato. "In via derogatoria possono essere importate e messe in commercio le ciliege provenienti da una produzione biologica", aggiunge il testo.
Il ministro Stephane Le Foll si era rivolto a fine marzo alla Commissione Europea per chiedere il divieto immediato di questa molecola (già deciso da Italia e Spagna) all'interno dell'Unione, così da evitare distorsioni della concorrenza tra produttori europei. La Commissione ha chiesto il parere dell'autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), che ha constatato "l'assenza di dati" riguardo gli effetti di questa molecola sulla salute dei consumatori. E potremmo aggiungere che questo parere è di default per l'EFSA.
Visto il mancato accordo con i suoi colleghi europei, il ministro dell'Agricoltura ha annunciato venerdì 15 aprile che la Francia avrebbe richiesto l'attivazione della clausola di salvaguardia.
L'ultimo ricorso a questa procedura da parte della Francia risale al 2012 e riguarda l'insetticida Cruiser, ritenuto pericoloso per le api.
Il raccolto ha avuto inizio e i produttori francesi di ciliege temono di essere penalizzati dal divieto unilaterale francese di questo pesticida.
In agricoltura biologica, grazie a pratiche di difesa predisposte per tempo, è possibile invece prevenire ed affrontare queste emergenze con delle sostanze attive come il piretro, l'olio di neem, rotenone e feromoni al fine di confondere sessualmente gli insetti.
Si possono utilizzare anche barriere meccaniche come ad esempio zanzariere o reticon maglie molto strette, da installare prima dell'inizio del volo, per impedire così l'ovodeposizione sui frutti da parte del dittero preservando, allo stesso tempo la produzione da possibili danni causati da uccelli o grandine. (http://aiab.it)
ASA Press / Le notizie di oggi