La salute dei bambini prima di tutto, specie quella che parte dal mangiar bene. La Commissione agricoltura del Parlamento europeo ha approvato ieri uno schema di nuove misure volte a promuovere il consumo di verdura e latte a scuola. Secondo l'Ue, l’educazione dei bambini deve partire dalla sana alimentazione, a costo che si alzi il budget degli stanziamenti totali. “Una sana e bilanciata dieta è alla base della buona salute, ma il consumo di frutta, verdura e latte è diminuito in tutte l’Unione. E’ per questo che è di assoluta importanza il rafforzamento del consumo di tali alimenti, possibile grazie ad un incremento della spesa” si legge in nota. Il Parlamento sottolinea inoltre che “sarà assicurata la stabilità finanziaria del programma, impedendo agli Stati membri di tagliare unilateralmente le proprie risorse o di modificare i criteri di assegnazione dei fondi comunitari tra di loro”. In totale saranno messi a disposizione 250 milioni di euro l’anno per il piano di alimentazione salutare, di cui 100 milioni relativi al finanziamento del latte e dei prodotti caseari e 150 milioni per frutta e verdura. Il criterio di suddivisione delle risorse si baserà essenzialmente sul numero dei ragazzi dai 6 ai 10 anni presenti per popolazione, ma anche sull’impegno dellae singole regioni in termini di schemi europei. L'Italia dovrebbe poter usufruire nei prossimi sei anni di quasi 25 milioni di euro l’anno: 8 milioni di euro saranno rivolti alla distribuzione di latte e latticini; i restanti 16,71 milioni saranno rivolti a frutta e verdura.
Il cibo distribuito nelle scuole dovrà essere controllato anche dal punto di vista degli zuccheri, dei grassi, del sale e dei componenti artificiali (quali dolcificanti, aromi e conservanti).
Accanto a ciò, le scuole dovranno adottare misure educative volte all’apprendimento delle scienze dell’alimentazione, affiancando magari lo studio della fase dell’agricoltura (e la creazione di orti scolastici) e della produzione artigianale (fattorie didattiche).
Per l’approvazione in prima lettura si dovrà attendere il prossimo marzo/aprile, quando si riunirà la plenaria che deciderà o meno di approvare il testo. (www.italiaoggi.it)
ASA Press / Le notizie di oggi