RECENSIONI
Il Galateo dei Fiori

Storia, curiosità, aneddoti, magia e misteri sui fiori e le erbe in medicina e in cucina

di Barbara Ronchi della Rocca
illustrazioni di Libereso Guglielmi (Libero Guglielmi)
Edizioni ZEM
61 pagine - euro 12,00

La prima cosa che mi colpisce è la mini struttura di un volumetto che, conoscendo Barbara Ronchi della Rocca e la sua cultura, al solo titolo “Il galateo dei fiori” già immagino quanto ne uscirebbe dalla sua penna!

Penna di prestigio, che traccia sui fogli tutta la sua cultura riempiendo pagine di insegnamenti, anche se a sostituire la penna e il foglio, oggi è la moderna tastiera di un computer!

Lei, sempre elegante, avvolta in quell’argomento insolito ai giorni nostri, dove si è sempre più spartani, frettolosi e poco attenti alle buone maniere, all’eleganza, e la raffinatezza è una parola sconosciuta.

Sempre presente in tv, coppia fissa di “Alle falde del Kilimangiaro” con Licia Colò e ora ospite della nuova conduttrice Camila Raznovich.

Presente a Torino-Lingotto Fiere in occasione del “Salone Internazionale del Libro” dove ha presentato il suo libro “Si fa non si fa”: ospite Platinette.

Consulente del Quirinale dove insegna agli...uomini di Stato le buone maniere. I suoi libri di galateo sono riconosciuti dall’Ufficio del Cerimoniale del Senato della Repubblica.

Insegna il bon ton ai rampolli delle nobili casate e cerimoniere o...wedding planner alle nozze regali. Con la tv Svizzera ha seguito e commentato in diretta gli avvenimenti legati ai reali d’Europa, tra cui le nozze di Carlo d’Inghilterra e del figlio William, il funerale di Ranieri di Monaco e il Giubileo della Regina Elisabetta.

E’ consulente di cerimoniale e protocollo di importanti Aziende ed Enti.

Ed eccola in una nuova veste con questa sua ultima creazione, “Il galateo dei fiori”.

E qui, ricordando un altro suo libro: “Il galateo per lei & lui. Le regole d’oro dell’amore «Cortese»”, penso a quegli uomini della Bella Epoque, alle storie del “Moulin Rouge” dove i gentiluomini parigini riempivano di cesti fioriti i camerini delle ballerine e i gentleman quelli delle dive del cinema.

Una rosa rossa per dire: “Ti amo”, una margheritina da sfogliare petalo per petalo per sapere se ti ama! Riceverli, offrirli, quante storie racchiuse in quel gesto, in quel dono...oggi quasi dimenticato!

Ma ecco Barbara Ronchi della Rocca, che seppure in pochissime pagine, cerca di spiegarci le regole del galateo dei fiori, ma anche raccontandoci qualche piccolo aneddoto, darci qualche consiglio su cosa fare per far felice una donna e anche...cosa non fare per evitare brutte figure e non manca un pensiero che ripeto spesso: “Spesso, per fare felice una donna non occorre spendere molto denaro, ma basta poco...anche solo un fiore”: e questo è un avvertimento! Meditate ragazzi! Meditate fanciulle...a volte basta un solo fiore, anche di campo...”.

Ma entriamo nelle pagine del libro, attraverso le illustrazioni di Libero Guglielmi, in arte Libereso Guglielmi, uno studioso e appassionato di floricoltura, capo giardiniere del giardino botanico Myddleton House e ricercatore dell’Università di Londra, oggi novantenne, tornato in Italia vive a Sanremo.

In “C’era una volta... la storia dei fiori”, il primo dei capitoli, ritrovo tutta la cultura di Barbara nel suo andare a ritroso nel tempo raccontandoci la storia dei fiori, dall’uomo primitivo che lo legò al sacro e lo offrì agli dei.

Il divieto della Roma imperiale di mostrarsi in pubblico indossando corone di fiori, tranne che in alcune occasioni che troverete spiegate in questo libro.

E che dire del bouquet nuziale di quell’epoca? Per scoprirlo... leggete a pag.7!

Il giardino medioevale, con le rose in onore della Madonna, le piante aromatiche e officinali, gli artisti con i loro dipinti, il “linguaggio verde degli alchimisti”, i giardini e i fiori nelle corti imperiali.

Ed ecco lo spazio del galateo. Sarebbe interessante che i signori ne prendessero visione e ricordassero che ad una donna i fiori sono sempre graditi!

Però attenti, indagate prima di scegliere, potrete trovare un tipo come me che non ama i fiori recisi perchè sembrano uccisi per colpa mia. Non ho spazi per i vasi, ma un giardino si! Eppoi me ne basta uno, meglio se di campo...

Interessante anche la spiegazione di quale fiore regalare e per quale occasione. Curioso è scoprire cosa regalava D’Annunzio.

Ed eccoci a Natale e Barbara ci da qualche consiglio, ma anche qualche notizia curiosa sul vischio, sull’abete, sulle tradizioni e superstizioni legate a queste piante natalizie.

Sorrido al “Concludendo”, dove il colore è un messaggio e “un mazzo di nasturzi per...mandare al diavolo!”: quanti mazzi avremmo da mandare!!!

Ma i “Fiori e malocchio” è in agguato! Ed ecco la mandragola, dalla forma umana, impressionante simbolo di magia nera, stregoneria, allucinogena, ma vediamo anche il lato buono, quello di narcotico in farmacologia! Su questa strana pianta Barbara vi narra alcuni particolari inquietanti, interessanti superstizioni medioevali.

Erbe e fiori per incantesimi d’amore, per quelli mortali. Piante magiche per eccellenza, come il noce, ma anche erbe utili in cucina come il prezzemolo, l’aglio: nel libro vi sveleranno magici segreti.

E lo sapevate che ci sono anche i fiori assassini? No! Allora non perdetevi questo interessante volumetto! Persino l’oleandro, i germogli della patata, sono velenosi.

Ma se volete sapere l’abbinamento fiori e zodiaco, vi dirò che... il mio è la ginestra e la tuberosa...

Anche i fiori parlano, hanno un loro linguaggio. Secondo Barbara Ronchi della Rocca, i fiori si possono disporre in modo da costituire una sorta di codice segreto.

Dirlo con un fiore, dalla A alla Z, vi spiegherà il significato di ogni fiore da regalare, per esprimere amore, amicizia, ma anche indifferenza e odio.

E per finire “Il Giardino dei semplici” dove vi illustrerà il significato di “giardino dei semplici”, quello più in uso nelle case, dalle massaie che quotidianamente hanno accanto “basilico, maggiorana, salvia” e altre erbe, ma con curiosità e storia per scoprire questo insolito mondo infiorato: il fiore in cucina...

A me non resta che ricordare “L’infiorata”, i foodscape, i fiori in cucina con un delizioso gelato di passiflora e gli agnolotti ripieni di primule o di pervinca, e il risotto con petali di rosa.

E allora anche a tavola...ditelo con un fiore!

Ne “Il Galateo dei Fiori”, troverete storia, leggende, aneddoti, misteri, curiosità e magia in ogni petalo...

A me è piaciuto molto, ma so che Barbara avrebbe ancora molte cose da insegnarci, da svelarci! Allora aspetto altre storie di fiori, erbe officinali e da cucina...


Alexander Màscàl - ASA



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