Dal salone mondiale degli alimenti biologici, il Biofach 2016, che si tiene ogni anno a Norimberga, arrivano dati molto confortanti sull’avanzata del settore bio, tanto che il giro d’affari mondiale avrebbe superato i 60 miliardi di euro nel 2014, 26 dei quali spuntati grazie al solo mercato sviluppato in Europa.
Numeri di tutto rispetto che stimolano Vincenzo Vizioli, presidente di Aiab (Associazione italiana per l’agricoltura biologica), a chiedere con forza maggiore attenzione e sostegno dalla politica: «Insomma, ora che il bio cresce tutti devono fare bene il proprio mestiere: dalla politica alla ricerca, dal sostegno tecnico alla produzione, dalla promozione, al controllo. Su queste partite si gioca il futuro e la credibilità dell’unico modello agricolo praticabile per tutelare salute, ambiente e reddito degli agricoltori».
L’analisi diffusa da Norimberga dice che, mentre la crisi continua a mordere molte altre filiere, “il mercato del biologico in Europa nel 2014 ha continuato a crescere con un +7,6%”, eguagliando quasi quello degli Stati Uniti, cioè il maggiore al mondo, per giro d’affari: 26 contro 27 miliardi di dollari. “Per quello che riguarda le aree coltivate, in UE, secondo dati FiBL – IFOAM e AMI, elaborati da Firab per AIAB, sempre nel 2014, il 6% è bio. L’Italia spicca con circa l’11% di superficie agricola coltivata col metodo biologico”. (Corrado Fontana - www.valori.it)
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