La Xylella è la vera causa della morte degli ulivi del Salento. Secondo l’Efsa si tratta di una certezza. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare lo afferma sulla base delle indagine condotte dal Centro nazionale delle ricerche Cnr.
Negli ultimi anni il Salento è stato interessato da una vera e propria epidemia fitosanitaria che ha coinvolto gli ulivi e altre piante. Il Cnr ha condotto le proprie indagini per conto dell’Efsa non soltanto sugli ulivi ma anche su altre piante come olmo, oleandro e mirto e su frutti come uva, limoni, mandorle, ciliegie e prugne.
Secondo Giuseppe Stancanelli, che si trova alla guida dell’Unità salute di piante e animali dell’Efsa, i risultati di questo studio dimostrano che il ceppo Xylella individuato in Salento sta disseccando gli ulivi.
A parere dell’Efsa non esistono dunque dubbi sul ruolo della Xylella nel disseccamento degli ulivi. Lo studio è stato condotto sia in serra che in campo aperto e ha confermato il nesso di causalità tra malattia delle piante e presenza del batterio.
Secondo l’Efsa, a 12 mesi dall’inoculazione del batterio Xylella le piante interessate dallo studio, sia in serra che in campo aperto, hanno dimostrato evidenti sintomi di disseccamento. Lo studio ha anche permesso di determinare la varietà di ulivo più vulnerabile, cioè la Cellina di Nardò. Gli ulivi Leccino e Frantoio sono invece più resistenti.
Il monitoraggio delle piante inserite nello studio continuerà per un altro anno per quanto riguarda le serre e almeno per un decennio per gli alberi in campo aperto. Restano però alcune problematiche da risolvere.
La Procura di Lecce in precedenza aveva imposto lo stop al piano Silletti per l’abbattimento degli ulivi con l’obiettivo di contenere il batterio perché probabilmente riteneva che la Xylella non fosse (l’unica) causa del disseccamento delle piante.
Inoltre due dei diciotto autori dello studio Efsa/Cnr sono iscritti nel registro degli indagati della Magistratura di Lecce per diffusione colposa di malattia delle piante, falso materiale e ideologico, distruzione di bellezze naturali.
La questione Xylella è dunque tutt’altro che conclusa. Infatti, se davvero il batterio Xylella fastidiosa è la causa del disseccamento degli ulivi del Salento, rimangono ancora da comprendere sia le modalità della sua diffusione sia se esistano dei rimedi per fermare l’epidemia senza dover abbattere gli alberi, compresi quelli sani, come aveva proposto il Piano Silletti.
(Marta Albè - www.greenme.it)
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