Gli scienziati stanno elaborando un sostituto dell’olio di palma per la cui produzione non sarà più necessario distruggere le foreste. Nonostante la pressione dei consumatori che non lo vorrebbero più, l’olio di palma continua ad essere utilizzato in numerosi prodotti alimentari, cosmetici e detergenti e viene impiegato anche per la produzione di biocarburanti.
Le aziende scelgono l'olio di palma non soltanto perché è economico, ma anche per avere a disposizione un olio incolore, inodore, insapore e stabile nel tempo davvero adatto per la realizzazione di prodotti alimentari e non. Per questo fino a oggi in pochi si sono impegnati per sostuirlo.
Il nuovo olio viene prodotto in laboratorio a partire da un lievito (Metschnikowia pulcherrima) coltivato utilizzando come substrato alcuni sottoprodotti dell’agricoltura, come la pula di grano e la pula di colza. In questo modo i ricercatori ottengono un olio alternativo che risulta molto simile all'olio di palma: ha le stesse caratteristiche che interessano alle industrie e la stessa densità.
La speranza è che lo sviluppo in laboratorio di un’alternativa valida all'olio di palma possa diventare davvero la soluzione alla deforestazione. Se non sarà più necessario abbattere e bruciare le foreste per fare spazio alle piantagioni di palma da olio, alberi secolari e animali già a rischio di estinzione saranno salvi.
Al momento però i ricercatori sono in grado di creare in laboratorio soltanto piccole quantità di olio alternativo, ma presto, grazie a maggiori finanziamenti, il team potrà impegnarsi ad aumentare la produzione. L'olio alternativo prodotto in laboratorio potrà sostituire il vero olio di palma e salvare gli animali e l'ambiente?
(Marta Albè - www.greenme.it)
ASA Press / Le notizie di oggi