Fieragricola, in mostra le ipertecnologie che vedremo nei campi La kermesse festeggia i 112 anni all'insegna dell'innovazione
Droni, trattori senza pilota, robot per la mungitura, allevamenti di alta selezione, enzimi e lotta biologica, rilevamenti a infrarossi per le malattie delle piante, attrezzature guidate con i satelliti. Nei campi diventa protagonista la tecnologia da fantascienza. L'antichissima Fieragricola di Verona, che quest'anno compie 112 anni e li festeggia all'insegna dell'innovazione - nata nel 1898, è biennale dal 2004 - continua ad avere il merito di raccontare, accompagnare e promuovere lo sviluppo del settore agricolo italiano, la sua evoluzione e proiezione sui mercati internazionali (oltre 33 miliardi di euro in export, nei primi 11 mesi 2015).Nella città scaligera- da oggi a sabato - in vetrina c'è il futuro di un comparto che dà importanti segni di ripresa, con incrementi del 25% previsti in varie aree, nei prossimi tre anni. È stato istituito anche un «Premio Innovazione» per segnalare le 49 novità più importanti a livello di prodotto, per efficienza tecnologica, produttiva e sostenibilità ambientale, oltre a un focus per l'elicicoltura, che in Italia interessa oltre 9mila aziende per 10mila ettari di superficie. Tantissime le curiosità, dal trattore con computer di bordo che si guida autonomamente, alla giostra robottizzata per la mungitura, ai droni per l'agricoltura di precisione, in grado di abbattere i costi da 75 a 400 euro a ettaro, alle tecniche di allevamento delle vigne ramificate per un maggior benessere per le piante e per una maggiore produzione, alla premiazione di «Miss fattoria» (in passerella i migliori esemplari di mucche, puledre, pecore e capre), con l'obiettivo di far conoscere e valorizzare alcune delle razze più rare e curiose, a rischio di estinzione nelle stalle italiane. La zootecnia, forte di oltre 600 animali - grazie alla collaborazione con l'Associazione Italiana Allevatori porta a due il ring per le gare, con il 15° European Open Holstein Show, dedicato alla razza Frisona e la 48ª Mostra nazionale della Bruna.Spazio anche alle energie rinnovabili, come elemento chiave per la multifunzione e l'incremento della redditività aziendale, alla gestione del verde e delle foreste, per una maggiore attenzione all'ambiente e alla sostenibilità.«La rassegna internazionale dedicata al settore primario - dice Maurizio Danese, presidente di Veronafiere - conferma la sua formula trasversale. Il futuro dell'agricoltura passa attraverso una visione ampia di un comparto che rappresenta il made in Italy agroalimentare, con una forza data da una produzione lorda vendibile di 125 miliardi di euro, dei quali più di 33 frutto dell'export. Una lunga filiera che Fieragricola rappresenta nel modo più completo: dalla meccanica alla zootecnia, dalle energie rinnovabili alle sementi e alla chimica. Ma anche aree ad elevata specializzazione come vigneto, frutteto e gestione del verde».Mille le aziende espositrici, in rappresentanza di ogni settore, comprese le grandi case della meccanizzazione pesante e di precisione - con tutti i marchi nazionali e internazionali e il debutto di una casa cinese - gli allevatori, i produttori di sementi, mangimi e fertilizzanti, solo per citarne i maggiori. Nove i padiglioni occupati e due aree esterne, per un totale di oltre 49mila metri quadrati (+18% sul 2014). «Fieragricola è anche un polo sinergico - aggiunge Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere dove, il vasto giro d'affari, si coniuga con una visione strategica per rilanciare un settore che ha grandi potenzialità, alla luce delle dinamiche mondiali che vedono la popolazione in crescita fino a 9 miliardi (stime Fao) nel 2050». Dall'estero attesi buyer con un forte focus su Africa ed Europa dell'Est, senza dimenticare il Medio Oriente. Per la prima volta, nei padiglioni dedicati alla zootecnia, Fieragricola ospiterà un Paese straniero: l'Irlanda. (Fabrizio de' Marinis - www.ilgiornale.it)
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