Nonostante il maltempo colpisca ancora duramente in Italia, sta per iniziare l’estate dopo una primavera che si è classificata come la più calda di sempre sul pianeta a livello climatologico facendo registrare una temperatura media sulla superficie della terra e degli oceani, addirittura superiore di 0,78 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo. E’ quanto emerge dalle elaborazioni Coldiretti sulla base dei dati della banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre per il periodo 1880 -2016.
“Il solstizio d’estate, che corrisponde al giorno con le ore di luce maggiori e alla notte piu’ corta nell’emisfero, arriva nella notte tra il 20 e il 21 giugno e segna l’inizio dell’estate. Il 2016- sottolinea la Coldiretti- si appresta diventare l’anno piu’ bollente di sempre a livello mondiale dopo che tutti i primi cinque mesi dell’anno hanno fatto registrare il record storico”.
“Nella classifica degli anni piu’ caldi a livello mondiale era in testa fino ad ora il 2015 davanti al 2014 e al, 2010 che- precisa la Coldiretti- è seguito dal 2013, dal 2005 e poi a pari merito dal 1998 e dal 2009 e a seguire il 2012 e poi il 2003, il 2006 e il 2007 a pari merito. Si tratta di una conferma della tendenza al surriscaldamento climatico contro il quale è stata firmato il 22 aprile scorso all’Onu lo storico accordo in occasione della giornata della Terra”.
Gli effetti del cambiamento si avvertono anche in Italia dove il 2015 si è classificato come l’anno più caldo della storia, da quando esistono i rilevamenti secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr.
“A preoccupare è anche il repentino capovolgersi del tempo con i cambiamenti climatici in atto che in Italia si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate anche da grandine con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni- continua la Coldiretti- ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo. Di fronte al ripetersi di queste situazioni imprevedibili- precisa la Coldiretti- diventa sempre più importante il crescente ricorso all’assicurazione quale strumento per la migliore gestione del rischio. In Italia a giugno è caduta il 28% in più di pioggia rispetto alla media del periodo con le precipitazioni violente ed intense della prima decade che hanno provocato pesanti danni nelle città e nelle campagne con grandinate, bombe d’acqua, trombe d’aria e nubifragi”.
(Agenzia Dire – www.dire.it)
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