Firmato il decreto da 400 milioni di euro l’anno. Il premier: ‘L’Italia sarà il Paese più rinnovabile del mondo’
“L'Italia non è soltanto il Paese più bello del mondo, è il Paese che può essere più rinnovabile. Puntiamo ad ‘energienove’ con 9 miliardi di euro in 20 anni”.
A dichiararlo il Presidente del Consiglio Matteo Renzi che, lanciando l’hashtag 'gobettiano' #Energienove, ha presentato oggi in conferenza stampa, con Eni, Enel, Terna e i Ministri dell’Ambiente Gian Luca Galletti e dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, la ‘strategia green’ che il Governo metterà in campo per le rinnovabili non fotovoltaiche.
Rinnovabili non fotovoltaiche: la distribuzione delle risorse
Nel corso del suo intervento il Ministro Calenda ha firmato il decreto sulle rinnovabili che vale circa 400 milioni di euro all'anno di incentivi.
Calenda ha anche illustrato come verranno distribuiti i novi miliardi di euro: il 50% delle risorse sarà messo a disposizione di fonti rinnovabili a basso costo, efficienti e vicine all'equilibrio economico, il 25% andrà a tecnologie ad alto potenziale e il restante 25% sarà messo a disposizione di fonti biologiche ed economia circolare.
Complessivamente il settore con uno stanziamento di incentivi maggiori sarà quello delle biomasse, con 105 milioni di euro per la valorizzazione energetica di scarti e dei residui dell’agricoltura. Il solare termodinamico potrà contare su 98 milioni di euro lo sviluppo di tecnologie innovative mentre l’eolico on-shore conterà su 85 milioni.
29 milioni di euro, invece, saranno messi a disposizione dei “rifacimenti”, ovvero saranno utilizzati per incentivare le bonifiche e le riqualificazioni di vecchie centrali con l’obiettivo del mantenimento in efficienza della potenza (eolica e idrica, soprattutto) esistente, a costi contenuti e con un miglioramento dell’efficienza impiantistica, senza nuovi impatti ambientali.
Efficienza energetica e rinnovabili: tutte le misure del Governo
Alla conferenza stampa è intervenuto anche il Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti che ha dichiarato: “Sommando gli investimenti annunciati sulle rinnovabili per i prossimi dieci anni, superiamo i dieci miliardi".
Galletti ha anche ricordato: "Il 31 maggio è partito il conto termico 2.0 con 900 milioni di contributi ai privati egli enti pubblici che vogliono efficientare gli edifici. A questo si somma l'Ecobonus 65%. Abbiamo 250 milioni per l'efficientamento delle scuole, bando già aperto un mese e mezzo fa. Abbiamo 90 milioni sulla mobilità sostenibile, in parte sull'economia verde, in parte sui percorsi casa-scuola, casa-lavoro".
Infine Renzi ha evidenziato l’importanza degli accordi fatti con le tre grandi aziende energetiche italiane Eni, Enel e Terna; ha infatti dichiarato: “Eni investirà da Manfredonia a Gela, da Venezia alla Sardegna nelle rinnovabili. E non si disimpegna dalla chimica verde. Enel ha pronti oltre due miliardi sui contatori digitali e altrettanti per le rinnovabili. Entrambe le aziende sono impegnate in accordi universitari di grande profilo con Politecnici italiani. Terna impegnerà un miliardo all'anno per i prossimi quattro anni nella distribuzione”.
Il Premier ha poi concluso: "L'Italia non è soltanto il Paese più bello del mondo: è il Paese che può essere più rinnovabile. Basta prendere lezioni dagli altri: siamo all'avanguardia su questi settori. Ma essere all'avanguardia vuol dire cambiare sempre. Dopo la stagione delle polemiche, della demagogia, della campagna referendaria, tutti insieme possiamo lavorare per fare dell'Italia il Paese più rinnovabile".
(Alessandra Marra . www.edilportale.com)
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