La Commissione europea vuole rafforzare il mercato unico nel 2017. Per farlo ha proposto una tassazione più equa per le imprese, una strategia spaziale per l'Europa e un piano d'azione dell'Unione dei mercati capitali.
Come esposto all'inizio del suo mandato, il presidente Juncker ha inserito il mercato unico tra le dieci priorità strategiche per la crescita. In termini monetari, il rafforzamento del mercato unico potrebbe apportare all'economia europea un ammontare superiore a mille miliardi di euro, secondo le stime effettuate dal Parlamento europeo in materia di costi della non-Europa. Tale cifra, non dovrebbe stupire: l'insieme dei 28 Paesi dell'Unione produce un PIL pari 14 mila miliardi di euro grazie a 30 milioni di imprese disseminate in tutta Europa, che, tuttavia, probabilmente non avrebbero raggiunto i questi risultati se non avessero beneficiato della libera circolazione dei lavoratori, delle merci, dei servizi e dei capitali garantita dall'Unione europea.
Nel campo fiscale, la Commissione ha escogitato un piano di intervento per creare un'area IVA europea unificata, in modo da sostenere le imprese e scoraggiare l'evasione fiscale. Inoltre, già nell'ottobre 2015, l'Unione europea ha promosso l'accordo dei paesi OCSE volto a limitare l'erosione della base imponibile e il trasferimento degli utili, pratiche adottate dalle multinazionali alla ricerca del regime fiscale più conveniente. Ma queste non sono le uniche tappe raggiunte; infatti, la Commissione nel corso del 2016 ha presentato alcune proposte per obbligare le multinazionali a pubblicare rapporti sugli utili e per limitare l'elusione fiscale nelle società. All'inizio del 2017, ad esempio, entreranno in vigore le norme per lo scambio automatico tra le autorità fiscali di informazioni sui ruling fiscali transfrontalieri.
Per quanto riguarda la strategia spaziale, la Commissione punta ad esercitare un ruolo di punta nel settore, sfruttando tale status per incentivare crescita e occupazione; per raggiungere tale scopo, sono stati messi a disposizione per il periodo 2014-2020 ben 12 miliardi di euro, da investire in progetti spaziali di alta qualità. Allo stato attuale sono 230 mila i lavoratori impegnati nel settore, che si configura soprattutto come produttore di satelliti, lanciatori e servizi di vario genere.
Sul fronte del mercato dei capitali, l'Unione faciliterà l'accesso ai capitali per le imprese, sia piccole sia grandi, fornendo finanziamenti alternativi fondamentali soprattutto per le start-up. I fondi di venture capital europei raccolgono solo un quinto dei corrispondenti USA, ed è per questo che la Commissione cercherà di facilitare la raccolta fondi transfrontaliera di ventura capital e di migliorare il mercato dei capitali verso maggiori trasparenza, standardizzazione e semplicità.
Come ha sottolineato lo stesso Jean-Claude Juncker “l’Europa non è il selvaggio West, ma un’economia di mercato sociale” e, pertanto, l'aumento di profondità nel campo del mercato unico deve avvenire nel rispetto e nella continua tutela dei lavoratori, che necessitano sempre di maggior protezione nell'era della globalizzazione.
Francesca Dincao e Francesco Laera
COMM-REP-MIL@ec.europa.eu
ASA Press / Le notizie di oggi