ENTI E MINISTERI
Sei nuovi ingressi nei JRE Italia. L’associazione di chef imprenditori è sempre più grande

Si è concluso il 23° Congresso Nazionale dei Jeunes Restaurateurs tenutosi ad Orvieto il 3 e 4 aprile. L’imperativo: inglobare nuovi giovani talentuosi.

Con l’ultimo congresso i Jeunes Restaurateurs italiani diventano 88. Entrano sei nuovi giovani: due toscani, una siciliana, un lombardo, un pugliese e un veneto. «Un chiaro segno di crescita per il nostro Paese. Fa piacere e dà speranza incontrare talenti che abbiano voglia di investire sulle proprie capacità» ha commentato Marco Stabile, presidente dell’associazione nata in Francia nel 1972. «Ma anche la conferma che il nostro gruppo sta suscitando sempre più interesse». Oltre venti le richieste di adesione pervenute nell’ultimo anno, ma solo sei rispettavano i requisiti per accedere, fra i quali non avere superato i 42 anni di età, essere chef e insieme imprenditore ossia proprietario del ristorante da almeno tre anni. Ed ecco i nomi: Alberto Basso del 3Quarti di Grancona (Vi), Martina Caruso del Signum di Salina (Me), Stefano di Gennaro del Quintessenza di Trani (Bt), Dario Guidi dell’Antica Osteria Magenes di Gaggiano (Mi), Stefano Pinciaroli del Ps Ristorante di Cerreto Guidi (Fi) e Cristian Santandrea della Tenda Rossa di Cerbaia Val di Pesa (Fi).

Tema dell’ultimo incontro annuale in cui i Jeunes Restaurateurs fanno il punto sul passato e sulle idee da mettere in campo per il futuro: il bianco e il nero, ossia la cucina e la sala. Colori netti, precisi, eleganti, apparentemente distanti che non si fondono ma si comp‎letano, dando vita all'esperienza più autentica. Si è posto l’accento sul valore delle professionalità per esaltare il lavoro di squadra pur mantenendo le caratteristiche di ogni singola identità. E ci si è dati appuntamento all’edizione 2017 con l’idea di creare momenti di confronto e di crescita legati alla formazione dell’accoglienza, partendo dalla rinnovata collaborazione con l’istituto alberghiero Maggia di Stresa che a fine anno manderà alcuni allievi a fare un’esperienza professionale (sia di sala che di cucina) presso i Jre.

Infine Marco Stabile, togliendosi la giacca e “parlando da cuoco”, ha chiuso il 23° Congresso dichiarando: «Questa mattina, insieme ai miei colleghi, alla famiglia dei JRE, ho deciso di terminare la mia presidenza. Questa scelta, ragionata e sofferta, è stata dettata dalla necessità di dedicarmi completamente alla mia azienda, che sta fortunatamente crescendo». Per garantire la continuità del lavoro dei JRE è stato nominato, quale Presidente ad interim, Andrea Sarri, il cui mandato si era concluso un anno fa. «Il mio lavoro sarà quello di traghettare l’associazione verso la scelta di un nuovo presidente. Tutti noi siamo dispiaciuti ma comprendiamo la scelta di Marco Stabile e lo ringraziamo per il grande lavoro svolto per far crescere l’associazione».

Andrea Sarri sarà in carica fino al 1 gennaio 2017, quando succederà a lui il nuovo Presidente.

Ufficio Stampa JRE – Savoirfaire

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