ENTI E MINISTERI
Francia, approvata definitivamente la legge contro lo spreco alimentare

Alla grande distribuzione viene proibito di gettare alimenti ancora consumabili rimasti invenduti o di distruggerli e viene obbligata a firmare un protocollo per la donazione. Il Senato ha votato all'unanimità la proposta di legge

Il Parlamento francese ha approvato definitivamente una serie di misure contro gli sprechi alimentari. Mercoledì 3 febbraio, il Senato ha votato all'unanimità la proposta di legge in tal senso, dopo il parere favorevole dell'Assemblea Nazionale dello scorso maggio.

La norma, in sostanza, istituisce per i grossi supermercati il reato di spreco alimentare. Alla grande distribuzione viene proibito di gettare alimenti ancora consumabili rimasti invenduti o di distruggerli e viene obbligata a firmare un protocollo con un’associazione solidale per facilitarne la donazione. I prodotti di marca che saranno restituiti al fornitore potranno essere donati, invece di essere distrutti come prevedeva la legge precedente. La lotta contro lo spreco alimentare diventerà inoltre parte dell’educazione all’alimentazione nei programmi scolastici e verrà introdotta nel campo della responsabilità d’impresa.

Erano stati presentati diversi emendamenti per il voto in Senato, ma i loro autori li hanno ritirati su richiesta del relatore, Chantal Jouanno (UDI-UC), che ha sottolineato che un voto in linea con quello dell'Assemblea Nazionale avrebbe permesso una più rapida applicazione del testo .

Ogni anno in Francia vengono gettati nella spazzatura dai 20 ai 30 chilogrammi di cibo per abitante. L’Agenzia per l’ambiente e la gestione dell’energia (Ademe) ha calcolato che il valore del cibo perduto ammonta a 159 euro per persona all’anno, per un totale che va dai 12 ai 20 miliardi di euro sprecati. Con questa legge, che consente di “costruire un quadro legale contro lo spreco la Francia “diventerà il paese più volontarista d’Europa in questo settore”, dichiarava poco prima dell’approvazione definitiva il promotore della norma Guillaume Garot (PS), ex ministro dell’agricoltura, che adesso dice: "Si è raggiunto un passo fondamentale grazie alla mobilitazione, ora dev’essere perseguito nel quadro della politica di governo. Bisogna avviare una massiccia campagna di sensibilizzazione, lavorando sulle date di scadenza dei prodotti, coordinando le azioni con i ristoranti, i bar, gli ospedali"

Joel Guerriau (UDI-UC) lania invece un "appello solenne" per Francois Hollande e Jean-Claude Juncker, Presidente della Commissione europea, “in modo che questa legge possa essere declinata a livello europeo, visti gli 80 milioni di poveri presenti nel nostro continente".

(Bruno Casula - www.ecodallecitta.it)

 



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