ENTI E MINISTERI
Fondi strutturali, consigli per facilitare l'accesso delle imprese

La burocrazia può essere un ostacolo per le piccole imprese e le start-up nell'accedere ai fondi strutturali e di investimento europei e spesso, a causa delle difficoltà incontrate con le procedure amministrative, le PMI rinunciano alle possibilità offerte.

Semplicità e flessibilità, sono questi gli strumenti per garantire il successo dei fondi strutturali secondo Corina Cretu, Commissaria europea alla politica regionale.

La stessa Cretu ha sottolineato che, per aiutare l'avvio di progetti innovativi e di qualità, bisogna rendere più facile l'accesso delle PMI ai finanziamenti. Proprio per facilitare l'ingresso delle imprese ai fondi, nel 2015 la Commissione europea ha istituito un gruppo ad alto livello sulla semplificazione a favore dei beneficiari dei fondi strutturali.

Il gruppo di lavoro si è concentrato su come eliminare le strozzature e garantire sinergie tra i Fondi, individuando e promuovendo migliori pratiche in tutta l'Unione.

Fino ad ora, il gruppo ha formulato una serie di raccomandazione in quattro settori chiave: procedure online, modalità semplificate di rimborso delle spese, accesso più agevole delle piccole e medie imprese ai finanziamenti e maggiore ricorso agli strumenti finanziari. Inoltre, il gruppo si sta impegnando ad affrontare la sovra-regolamentazione, ovvero gli obblighi amministrativi supplementari imposti ai beneficiari dalle autorità nazionali o locali.

Alcune delle raccomandazioni proposte dal gruppo sono già state incluse nel riesame intermedio del quadro finanziario pluriennale della Commissione. Tra le più rilevanti, la semplificazione delle modalità di rimborso delle spese, grazie alla quale i beneficiari non sarebbero più obbligati a giustificare ogni voce di spesa, potrebbero ricorrere a tassi forfettari o prezzi fissi per alcune categorie di costi.

Il gruppo si è inoltre impegnato nella promozione del principio "una tantum", in modo tale che i documenti forniti dai beneficiari vengano conservati in formato digitale e non vadano ripresentati in ogni fase di attuazione del progetto. Oltre a ciò, strategica la promozione delle sinergie e delle migliori pratiche, ad esempio singoli inviti a presentare proposte in cui potrebbero confluire diverse fonti di finanziamento dell'UE, affinché le PMI possano presentare un'unica domanda per ottenere finanziamenti a favore di un pacchetto di investimenti.

Altra raccomandazione proposta dal gruppo è l'armonizzazione tra le pratiche di mercato e le condizioni applicate agli imprenditori che ricevono prestiti erogati tramite gli strumenti finanziari sostenuti dai fondi SIE, con condizioni meno rigide di quelle per le normali sovvenzioni.

La Commissione europea ha inoltre proposto di rendere più semplice la combinazione con il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS, ossia la cassaforte del c.d. piano Juncker), per far sì che il richiedente possa seguire un'unica serie di procedure, invece che norme distinte per ciascun Fondo.

Ginevra Gargantini

Francesco Laera

COMM-REP-MIL@ec.europa.eu


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