Costituita dall'omonimo Consorzio di tutela del famoso vino, brand conosciuto in tutto il mondo. Si occuperà di turismo, cultura, sociale ed integrazione
Un progetto al servizio dello sviluppo del territorio. E' la neonata Fondazione Brunello di Montalcino, costituita dall'omonimo Consorzio di tutela del celebre vino sul modello di quelle bancarie, per valorizzare attività e iniziative di marketing territoriale su diversi fronti: dal turismo al sociale, dal restauro di beni artistici all'integrazione.
La gestione sarà autonoma, sostenuta grazie a contributi volontari da parte dei produttori, quantificabili in 1-2 centesimi a bottiglia, o meglio a "fascetta2. Il budget iniziale previsto è tra i 150 e i 200mila euro.
La Fondazione, pur essendo espressione del Consorzio, non sarà comunque a partecipazioni e contributi esterni. Il consiglio di amministrazione - che eleggerà il presidente entro maggio - sarà composto da 7 consiglieri di cui 5 indicati dal Consorzio ed uno dal sindaco di Montalcino, egli stesso membro del cda.
"Questa iniziativa - afferma il presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci - evidenzia il nuovo ruolo dei consorzi che da ente di tutela stanno diventando attori insostituibili della crescita e promozione dei territori. Un'esperienza, quella di una Fondazione di un Consorzio del Vino, già sperimentata in passato - dal Consorzio del Chianti Classico -, ma che con alcune peculiarità, e con il valore del brand del Brunello, tra i più forti a livello mondiale, potrebbe aprire una strada virtuosa. E' un modello innovativo perché il valore aggiunto creato da Brunello rimane sul territorio e lo fa crescere".
I contributi non saranno distribuiti a pioggia ma, di anno in anno, puntando su progetti e idee concrete e ben delineate. Per il vicepresidente Bernardo Losappio – che ha curato tutto l’iter che ha portato alla creazione della Fondazione – “è uno strumento importante ed interessante per il territorio, uno strumento innovativo che vorremmo lasciare come ultimo segno di questo Consiglio che concluderà il proprio mandato a maggio 2016. Noi crediamo nel ruolo del Consorzio come forza economica che deve essere parte attiva dello sviluppo del territorio, territorio che nel suo complesso è uno dei grandi elementi che danno valore al Brunello di Montalcino e lo rendono unico, così come il Brunello continua a rendere importante Montalcino nel mondo”. (www.intoscana.it)
ASA Press / Le notizie di oggi