FATTI E PERSONE
Confagricoltura: dalle stalle e dalla raccolta differenziata la sfida italiana ai cambiamenti climatici. a Ecomondo presentata la piattaforma tecnologica sul biometano

“Per la prima volta sul fronte del biometano si avvia un impegno congiunto dei rappresentanti del mondo agricolo, delle imprese del riciclo organico, dell’industria del gas e delle utilities, delle associazioni ambientaliste”. Lo ha annunciato il vicepresidente di Confagricoltura Ezio Veggia, in occasione della presentazione a Ecomondo, alla Fiera di Rimini, della “Piattaforma tecnologica nazionale sul  biometano”.

Alla Piattaforma prendono parte, oltre a  Confagricoltura: Anigas, Assogasmetano, CIB-Consorzio Italiano Biogas, CIC–Consorzio Italiano Compostatori, Fise-Assoambiente, Legambiente, NGV Italy, Utilitalia; l’obiettivo è di dare impulso, in modo coordinato, alla produzione di biometano da matrici organiche.

Per produrre biometano occorre prima ottenere biogas, cioè la miscela di gas prodotti da batteri anaerobi, che scompongono materia organica, come rifiuti, fanghi di depurazione, scarti agricoli; sono queste le materie prime per ottenere il carburante del futuro a zero emissioni – ha informato il vicepresidente di Confagricoltura -. La produzione di biometano favorisce la transizione verso un’economia, un sistema dei trasporti e un’agricoltura con minori emissioni, quindi più sostenibili e fondati sulla circolarità e sul riutilizzo delle risorse.

“Confagricoltura da anni è impegnata a fornire alle aziende agricole un’ulteriore occasione di diversificazione del reddito producendo biogas e, quanto prima, biometano - ha commentato Veggia -. In termini ambientali lo sviluppo della produzione di biogas ha avuto un impatto positivo legato al recupero dei sottoprodotti, alla produzione del digestato ed alla conseguente nuova modalità di lavorazione e concimazione del terreno”.

In Italia – ha ricordato infine il vicepresidente di Confagricoltura - sono operativi più di 1500 impianti di biogas, dei quali circa 1200 in ambito agricolo, con una potenza elettrica installata di circa 1.200 MW, equivalente a una produzione potenziale di biometano pari a 2,4 miliardi di metri cubi l’anno. Potenzialmente il nostro Paese potrebbe produrre fino a 8,5 miliardi di metri cubi di biometano, pari a circa il 12-13% dell’attuale fabbisogno annuo di gas naturale. Dal 2009 il settore della digestione anaerobica in agricoltura ha sviluppato investimenti per oltre 4 miliardi di euro creando 12 mila posti di lavoro, che potrebbero raddoppiare entro il 2020.

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