"L'aumento dell'imprenditoria femminile può essere la chiave di volta per uscire dalla crisi e aiutare l'agricoltura a riprendere la sua centralità nel Paese. Questo lavoro è la nostra vita e il nostro primo obiettivo è quello di promuovere e valorizzare il nostro settore, basato sulla capacità di produrre cibo coniugata con qualità, salute, sostenibilità, sicurezza e salvaguardia dell'ambiente". Lo ha detto oggi Gabriella Poli, presidente di Confagricoltura Donna, aprendo i lavori dell'assemblea dell'associazione che riunisce le imprenditrici dell'Organizzazione. Il bilancio 2015 dell'imprenditoria femminile in generale in Italia mostra grande vivacità. Le imprese femminili hanno superato il 1 milione e 300mila, con un tasso di crescita del +1,10%, quasi il doppio rispetto all'anno precedente. "Confagricoltura - ha messo in evidenza suo il direttore generale, Luigi Mastrobuono - ha scelto di investire sullo sviluppo delle aziende femminili. Quasi un'impresa su tre è condotta da una donna e l'associazione continua a crescere sul territorio, come dimostra, ad esempio, la nascita di Confagricoltura Donna in Puglia". "Non c'è dubbio - ha concluso la presidente di Confagricoltura Donna - che abbiamo ancora molto da lavorare perché le imprenditrici possano esprimere in pieno il loro talento. Serve l'impegno delle istituzioni perché possano contare su strumenti di conciliazione, supporto per l'accesso al credito, alle pari opportunità e soprattutto ad una diffusione della cultura di impresa. (www.agi.it)
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