Dopo un quinquennio di stagnazione, se non di recessione, primi segnali di una crescita dei consumi di vino nazionale in Italia. Sono soprattutto gli spumanti a trainare il mercato con i tassi di crescita maggiori che si registrano nel settore hotel e catering
Nei primi tre mesi dell'anno i consumi in Italia sono cresciuti del 5,4% a volume e del 6,2% in valore.
Si inverte così la tendenza dopo il quindennio 2008-2013 di stagnazione e recessione.
Lo studio di Nomisma Wine Monitor evidenzia che i vini spumanti trainano i consumi con un +9,5% in valore e un +6,8% in volume, seguiti dai bianchi fermi (+8,9% in valore e +5,7% in volume) e dai frizzanti (+6% in valore e + 23,5% in volume). I rossi crescono anche se di poco in valore (+1,7%) e calano in volume (-4,5%).
Nei singoli punti vendita dell'On Trade, le vendite al dettaglio aumentano rispettivamente del 5,8% a valore e del 4,4% a volume e sono hotel e catering a guidare con +10% a valore e +12,5% a volume, seguiti dai ristoranti (+7,3% valore e +10,8% volume), da wine bar (+3,8% valore e +2,5% volume) ed enoteche (+3% valore e -10% volume).
Le vendite all'ingrosso fanno rilevare un aumento del 7,3% a valore e del 7,6% a volume.
Oltre ai consumi nel settore Horeca, l'Osservatorio del Vino grazie alla partnership con Ismea, monitora anche le vendite in GDO. Nei primi cinque mesi 2016 l'analisi sulla base dei dati Nielsen, evidenzia volumi in calo del 2% e una sostanziale stabilità nei valori (+0,4% a 776 milioni di euro). Gli spumanti anche in questo caso sono il prodotto trainante, segnando vendite a +6% a volumi e a +7,3% a valore. I vini Dop crescono a valore (+2,4% a 310 milioni di euro) e calano lievemente a volume (-1%). I vini Igt fanno registrare -8% a volume e -4% a valore, per una spesa totale di 171 milioni di euro nei cinque mesi. (www.teatronaturale.it)
ASA Press / Le notizie di oggi