Nel collegato agricoltura in discussione alla Camera è stato approvato un emendamento che estente le quote rosa anche ai consigli di amministrazione dei Consorzi di tutela. Dopo la bagarre sul testo, l'accordo e poi il voto favorevole
Ha infatti avuto via libera l'emendamento di Colomba Mongiello che prevede che, dal prossimo mandato, in tutti i consigli di amministrazione delle Dop e Igp sia riservato il 20% dei posti al genere femminile. Questa percentuale salirà poi al 30% a regime.
La proposta aveva suscitato molte reazioni negative, tra cui quella di Giuseppe Liberatore, presidente dell'Aicg, ovvero l'Associazione delle Dop/Igp italiane: "le realtà consortili sono molto diverse una dall’altra: non è questione di essere contrari alla parità di genere ma in molti casi e in molte filiere c’è l’effettiva assenza di donne che possano condurre o che abbiano voglia di presentarsi. Ritengo dunque opportuno che tutti si siedano prima attorno a un tavolo per trovare i modi e le forme giuste. Ma sono contrario a fulmini a ciel sereno che potrebbero rompono equilibri e che potrebbero creare conseguenze incalcolabili nei loro riflessi”.
Dopo una franca discussione, infatti, l'emendamento è stato riformulato, dando più scalarità di applicazione al provvedimento che ha infine ottenuto il via libera della Commissione agricoltura della Camera.
“Più donne nei CdA per rappresentare meglio e al meglio anche il crescente interesse delle donne verso l’imprenditoria agricola - ha spiegato Colomba Mongello, autrice dell'emendamento - la qualità produttiva dei consorzi Dop e Igp diventa anche qualità della governance grazie all’emendamento che ho presentato, con il sostegno di tante e tanti parlamentari, e che il Ministero delle politiche agricole pare voglia accogliere."
Anche il Movimento Cinque Stelle ha espresso parere negativo sull'emendamento: "quote rosa nei Cda dei Consorzi di tutela? Non ci risulta che la meritocrazia abbia sesso”.
Un battibecco su cui la vicepresidente della Commissione anticontraffazione, Colomba Mongiello ha voluto avere l'ultima parola: "al M5S mi permetto di suggerire che ogni tanto farebbero bene ad essere favorevoli alle norme che allargano la partecipazione femminile al governo dei processi economici; ne guadagnerebbero in immagine, come le donne guadagneranno in rappresentatività e protagonismo."
(C. S. - www.teatronaturale.it)
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