È iniziato bene il 2016 del commercio mondiale di vino che, nel primo trimestre, ha toccato i 7,5 milioni di ettolitri scambiati, per un valore di 3,7 miliardi di dollari, in crescita sullo stesso periodo del 2015, rispettivamente, del +5% e del +6%, come raccontano i numeri, letti da WineNews, dell’ultimo report di “Wine by Numbers” by “Corriere Vinicolo - Unione Italiana Vini”, analizzando solo l’imbottigliato, sparkling esclusi, sui mercati principali di Asia, America ed Europa. Ancora meglio, a livello globale, fanno gli spumanti: le spedizioni, nei primi tre mesi del 2016, toccano gli 831.000 ettolitri (+10% sul 2015), per un valore che supera i 630 milioni di dollari (+7%), in questo caso, però, soprattutto grazie ai mercati più maturi, come Gran Bretagna e Usa.
L’Italia, in tutto ciò, viaggia a due velocità: nel periodo ha esportato un totale di 261,46 milioni di litri di imbottigliato fermo (-4,9% sul 2015), per 894,49 milioni di euro (-0,6%), ad un prezzo medio di 3,42 euro al litro (+4,5%), e 67,79 milioni di litri di sparkling (+26,1% sul 2015), per 229,70 milioni di euro (+21,4%), a 3,39 euro al litro (-3,8%). Insomma, mentre i vini fermi segnano il passo in quantità, ma guadagnano in valore, non si arresta l’exploit delle bollicine, trainate dal Prosecco. Per il Belpaese, gli Usa, a quota 60,72 milioni di litri, perdono il 3,3%, ma crescono in valore (+2,7%), a 260,74 milioni di euro, la Germania, con 60,96 milioni di litri, lascia sul terreno il 6,2%, e cala anche in termini di valori (-4,6%), a 167,44 milioni di euro, ma è la Gran Bretagna a far segnare il dato peggiore: -20,1% in volume, a 33,19 milioni di litri, e del 16% in valore a 74,35 milioni di euro. La Cina, inoltre, torna ad avvicinarsi, ma è ben distante dall’essere considerata un punto di riferimento, con 5,45 milioni di litri spediti, il 34,9% in più del primo trimestre 2015, a 17,78 milioni di euro (+22,4%).
Del tutto diversi i numeri delle bollicine italiane, che proprio in Gran Bretagna crescono addirittura del 38,4% sullo stesso periodo del 2015, a 20,19 milioni di litri, per un controvalore di 67,04 milioni di euro. Ma è dalla Francia che arriva la sorpresa: +381,2% in volume sul primo trimestre, a quota 7,94 milioni di litri, per 9,57 milioni di euro (+82,9%). (www.winenews.it)
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