Le stime sono del presidente dell'Agenzia per lo sviluppo del biologico, ma si basano su una crescita che da qualche anno a questa parte è a due cifre. Se il pronostico si realizzasse, oltre a prodotti più sani si avrebbe anche la fine della crisi occupazionale in agricoltura
Una crescita esponenziale della superficie agricola coltivata con il metodo biologico è in atto in Francia, e la conversione di ettari ed ettari di terra è così rapida e convinta che Oltralpe si stima che tra non molto, cioè entro il 2050, il 100% dell’agricoltura sarà bio. Un sogno? No, almeno secondo le dichiarazioni del presidente di Agence Bio, l’Agenzia francese per lo sviluppo e la promozione dell’agricoltura biologica Didier Perreol, il quale si è detto sicuro del traguardo, reso realistico da cifre oggettive: tenendo conto dei livelli di conversione del 2014 e del 2015, infatti, le superfici certificate biologiche dovrebbero aumentare più dell'8% nel 2016 e più del 20% nel 2017. E già oggi quasi il 12% delle aziende agricole attive è già bio. Secondo Perreol, si tratta di un fenomeno che risponde alla richiesta crescente dei consumatori, e «non v'è motivo per cui debba invertirsi».
Nel 2015 - come informa l’Aiab – in Francia gli acquisti di prodotti bio a domicilio o serviti nella ristorazione collettiva sono aumentati del 14,7%. Il mercato bio vale circa 5,76 miliardi di euro. A fine anno, il mercato dovrebbe crescere del 50% rispetto al 2012 dopo essere raddoppiato tra il 2007 e il 2011. E il “made in France” guadagna terreno: il 76% dei prodotti agricoli o trasformati bio sono prodotti nel paese. Se il pronostico si realizzerà, il modello agricolo francese sarà un esempio anche dal punto di vista occupazionale: come è noto, il funzionamento delle aziende agricole convertite al biologico richiede maggiore manodopera. E in Francia i numeri sono importanti: l’agricoltura biologica nel 2015 contava già 69mila posti di lavoro a tempo pieno, pari al 10% del totale dei posti di lavoro in agricoltura, mentre le 29mila aziende bio rappresentano "solo" il 6,5% delle fattorie. «Inoltre, un produttore bio su 2 vende direttamente al consumatore almeno una parte della propria produzione e 1 su 4 dichiara di trasformare tutta o parte della propria produzione in fattoria», afferma ancora Agence Bio. In queste condizioni, la conversione della Francia all'agricoltura biologica entro il 2050 sarebbe non solo un modo di arginare il calo della popolazione attiva agricola ma anche una soluzione per accrescerne l'organico.
(Gabriella Meroni - www.vita.it)
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