“Il biometano concorre alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti per il 97%”. Concluso il convegno 'Cibo- Energia: facciamo sinergia' organizzato da Fiper a Pollenzo (Cn)
Secondo i dati forniti da GSE, con 1500 impianti distribuiti soprattutto nel centro-nord, l'Italia è il terzo produttore mondiale di energia elettrica derivante da impianti di biogas agricolo, il secondo in Europa dopo la Germania. Questi sono alcuni dei dati più interessanti emersi al convegno 'Cibo- Energia: facciamo sinergia', organizzato dalla Federazione italiana dei produttori di energia da fonti rinnovabili (Fiper) a Pollenzo, in provincia di Cuneo.
Secondo il presidente di Fiper, Walter Righini, è "possibile produrre energia da biogas agricolo e abbattere emissioni di carbonio senza ridurre la produzione di alimenti". Un esempio arriva dai dati relativi al Piemonte: "130 impianti a biogas agricolo" significano in termini ambientali in un risparmio di "circa 234.000 tonnellate all'anno di CO2"; così facendo "si incentiva l'incremento dell'efficienza delle rotazioni agricole".
"Il biometano - osserva Righini - concorre alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti per il 97% se confrontato con altri carburanti: produce 5 grammi di CO2 equivalenti per km, rispetto ai 95 grammi del biodiesel oppure ai 164 della benzina. E' auspicabile prevedere il suo primo impiego nei trasporti”. Per favorire concretamente la 'riconversione' degli impianti, Fiper sarà impegnata ad avviare confronto con il ministero dello Sviluppo economico per la revisione" del relativo decreto ministeriale "in tempi brevi". Secondo Fiper i 53 impianti a biogas entrati in esercizio in Italia tra il 2002-2003 potrebbero già dal 2017 attivare investimenti per circa 50-55 milioni di euro. (www.ecodallecitta.it)
ASA Press / Le notizie di oggi