LUOGHI
Viaggio nel Tempo: una giornata tra i Dinosauri e l’Uomo di Neanderthal, nel parco del Castello di Piovera (AL)


1) Il Castello di Piovera (AL) - 2) Neandertaliani a caccia di Archaeotherium

Ognuno di noi si sente legato ad un particolare periodo storico e molti amano indossare o collezionare monili e oggetti legati a quel passato.

Basta entrare nel mio studio ed osservare gli oggetti posti negli scaffali, i libri nelle librerie e i monili che indosso e colleziono, per capire che sono particolarmente attratta dalla preistoria; dalla civiltà di Atlantide, da quelle di Maya, Aztechi, Inca e dall’Egitto di Akhenaton; dal Buddhismo; dal periodo dei Celti, dei trovatori cortesi con l’epoca cavalleresca; dai Templari, e dall’inquietante periodo della caccia alle Streghe. Sorrido pensando che forse in passato avrò vissuto in queste epoche!

Una passione che mi porta alla ricerca di luoghi legati a questi scorci di esistenza dell’uomo che da milioni di anni vive sul nostro pianeta.

Ma come vivevano i miei antenati? Quante volte me lo sono chiesta! Cosa pensavano, com’erano i rapporti in quei primi esempi di convivenza tra individui e le prime parvenze di famiglia? Di cosa si cibavano? Queste e altre domande ho nella mente.

1 e 2) Diplodocus del Giurassico 157 milioni di anni a.C. - lungo 25 metri alto oltre 5


Secondo la chiesa l’uomo è una delle creature di Dio, che però si differenzia dalle altre che Egli ha creato. Una creazione speciale, fatta a Sua immagine e somiglianza (quindi perfetta!).

Già su questa “somiglianza, speciale, perfetta” ho molti dubbi che mi porterebbero a sottolineare pagine di contraddizioni, ipotesi assurde, fantasiose, ecc., inventate dalle Sacre Scritture e insegnate in ogni religione.

“The descent of man” (L’origine dell’uomo) il libro di Darwin, nel 1871 afferma che non siamo stati creati speciali, ma simili a tutti gli altri esseri viventi, ovvero quelli del mondo animale! E tutti discendiamo da un solo essere: il primo e unico!

L’uomo e la sua evoluzione. Un semplice gioco legato alle leggi della natura e ai fenomeni

naturali: nati animali, con le loro stesse caratteristiche e per qualche motivo evoluti nel corso di millenni. Basta osservare i lineamenti delle scimmie per notare quanta somiglianza vi sia tutt’ora con certi individui per immaginarle nostri antenati!

1) Euoplocephalus del Cretaceo / 2) Centrosaurus del Cretaceo


Ma mi pare illogico, considerando che all’inizio la Terra era un globo di fuoco, poi divenne una palla dominata dal mare e che solo lentamente comparvero le terre emerse. Quindi il primo essere vivente era acquatico, poi con le terre emerse avvenne una lenta trasformazione che dal mondo marino generò esseri anfibi, poi terrestri che vissero sulla terra emersa, alcuni furono dotati di ali per volare.

Credo a Darwin, condivido la sua teoria che l’antenato sia stato uno e comune per tutte le forme di vita che sono presenti sulla terra, poi le evoluzioni siano state diverse e soggette ad eventi, a necessità, e ad altri fattori naturali.

Ed ecco la prima forma umana più simile a noi! L’umanoide!

Essendo una trasformazione dall’animale allo stato più “umano” ha continuato a cibarsi di ciò che gli offriva la natura, erbe, bacche, radici che già conosceva.

1) Phorusrhacos -Neogene / 2) Pachycephalosaurus -Cretaceo / 3)Suchomimus -Cretaceo


Vedeva i grandi predatori dilaniare le carcasse di animali che avevano catturato e inizialmente avrà approfittato di ciò che rimaneva per cibarsene.

Per quella sua metà di origine animale che si cibava di prodotti spontanei del mondo vegetale e per l’altra metà di predatore (cacciatore e pescatore), ma con una nuova rudimentale forma di intelligenza, l’uomo ha imparato a cacciare, pescare e in seguito ad allevare animali e coltivare i terreni, a cuocere i cibi, a “condirli”.

E’ interessante seguire l’evoluzione dell’uomo e del cibo: la solitudine del solitario, poi l’aggregazione con altri individui, la costruzione di villaggi, la coltivazione dei terreni, la nascita degli dei e delle divinità legate all’agricoltura, alla religiosità del cibo e tanti altri argomenti. Per ora vorrei fermarmi su quelle prede che lo sfamarono e portarvi indietro nel tempo, sino a toccare, accarezzare, i grandi Dinosauri, pacifici erbivori e i piccoli predatori feroci e carnivori.

Viaggio indietro nel tempo! La sensazione è di essere in un mondo silenzioso, niente clacson, demenziali moto rombanti, urla isteriche. Nulla di nulla, ma mi accorgo che stranamente è il Tutto! In quel silenzio c’è tutta la Creazione, tutta la storia degli antenati, di milioni di anni.

Oggi sono su questa martoriata Terra, nel mio Piemonte e poco distante da Alessandria, in un luogo magico dove in un parco è stato ricostruito uno spazio della Preistoria!

Ma dove mi ha portata la Macchina del Tempo?

Piovera è un piccolo centro piemontese, in provincia di Alessandria raggiungibile con l’autostrada Torino-Piacenza (A 21). Usciti al casello di Alessandria Est/Castelceriolo, si prosegue per Lobbi e in pochi minuti si giunge a Piovera.

Giungendo invece dalla statale, si arriva a Spinetta Marengo, poi Castelceriolo e Piovera.

Dagli antichi accampamenti romani, longobardi e carolingi, sulle rovine di un convento Templare, nasce il castello di Piovera. Rimaneggiato nel XVI secolo. In età tardo barocca subisce rifacimenti, ma senza modificare l’originaria struttura. Nel XIV secolo diviene fortezza in difesa del territorio.

1)Mammuthus Primigenius -Quaternario /2) Iguanodon -Cretaceo, attaccato da Deinonychus


Nel territorio pianeggiante confluiscono molte correnti d’acqua che favorirono la vita degli abitanti (contadini, allevatori) e il transito dei ricchi mercanti che percorrevano le “Vie del Sale e dei pellegrini” sulla via Francigena, dai Santuari d’Europa a Roma e in Terrasanta.

Le vicende storiche lo vedono protagonista di varie dominazioni, dai Visconti di Milano che nel 1300 costruiscono il castello, ai Mandelli, agli Sforza, ai Gallarati e nuovamente ai Visconti. Dal 1500 passò a don Alvaro De Sandez, poi a don Carlo Omodeo e al figlio.

Nel 1651 passò alla nobile famiglia di Francesco Maria Balbi, che fece ampie opere di ristrutturazione trasformando la poderosa fortezza trecentesca in una dimora signorile, e ne mantenne il possesso fino al XX secolo.

Gli ultimi eredi, furono i nobili D’Oria e Odescalchi che alla fine degli anni ‘60 lo cedettero al cugino, l’attuale proprietario, il nobile Niccolò Calvi di Bergolo Conte di Piovera, che ha creato all'interno del castello, e nel giardino, suggestivi percorsi storico-artistici aperti al pubblico, che accompagna con la sua carismatica presenza.

Tra le varie manifestazioni organizzate nel Parco del castello di Piovera, oggi troviamo uno spazio di tempo alla Jurassic Park. Niente film del 1993, niente Steven Spielberg e niente romanzo di Michael Crichton, ma un “Mondo Perduto”, ricostruito in grandezza naturale nel “World of Dinosaurs - Sulle tracce dei Dinosauri”. Grazie alla collaborazione di scienziati e un team di paleontologici che hanno contribuito a realizzare i modelli di giganti preistorici vissuti milioni di anni fa, ora possiamo rivivere un viaggio al Jurassic Park e ad un’altra mostra collaterale: “I successori dei Dinosauri” che riproduce gli animali resi popolari dal film “L’Era Glaciale” (Ice Age), tra cui il Mammut, la Tigre dai denti a sciabola e altri esemplari a noi meno conosciuti.

1) Kentrosaurus -Giurassico / 2) Dimetrodon - Permiano


Oltre 230 milioni di anni fa i dinosauri hanno vagato in questi luoghi ove ora noi viviamo, abbiamo costruito città e piantato frutta, ortaggi, campi di grano e vigneti! Da dominatori della superficie terrestre sono divenuti interpreti di film, romanzi e ora si espongono in tutta la loro pacifica maestosità, o l’aggressività dei piccoli carnivori.

Dagli enormi erbivori al “Tyrannosaurus rex”, al “Brontosaurus” e al “Triceratopus” con i suoi piccoli, al “Diplodocus” lungo 30 metri, ad esemplari minuti, ma carnivori aggressivi, ci troveremo di fronte ad esemplari che potremo “toccare”.

Da sempre ci hanno affascinato sui libri di scuola, al cinema, nelle letture fantastiche e sempre ci siamo posti la solita domanda di come e perchè sono spariti improvvisamente!

1)Triceratops -Cretaceo / 2) Elasmotherium -Neogene


La principale delle teorie è quella di un asteroide precipitato sulla Terra che provocando nell’atmosfera polveri e detriti abbia oscurato il Sole generando un’era glaciale improvvisa e per questo il freddo e la mancanza di cibo li abbia estinti in poco tempo. Ma tutti o solo in alcune latitudini? Ed estinti in parte o totalmente, come avrebbero potuto riprodursi, seppure miniaturizzati o modificati come alcuni esemplari giunti sino ai nostri giorni?

Se confrontiamo un “Deinonychus” simile ad una attuale piccola lucertola, o un “Mammuthus” con il nostro simpatico elefante, possiamo ipotizzare un “rimpicciolimento” genetico avvenuto nel tempo, una lenta mutazione causata da situazioni ambientali: sovrappopolazione e conseguente ristrettezza di spazi e di cibo, ma anche malattie e possibili problemi genetici causati da nascite incestuose di individui della stessa famiglia.

Didattica, educativa, scientifica e spettacolare “World of Dinosaurs”, organizzata dalla Wonderworld Entertainement con la collaborazione dell'Associazione Culturale Castelpiovera è la più spettacolare esposizione itinerante d’Europa dedicata ai dinosauri, con oltre 50 modelli di dinosauri a grandezza naturale, inseriti in un contesto che ancor più contribuisce a fare da scenografia con i dettagli curati fin nei minimi particolari nel ricostruire un ipotetico ambiente e situazioni. Ha girato in Austria, Croazia, Francia, Germania, Italia, Svizzera, Serbia, Ungheria e Ucraina.

Il complesso museale resterà aperto fino al 25 settembre. Info: www.dinomania.it o www.dinoworld.it

1 e 2) dal bosco spunta un enorme Tyrannosaurus Rex del Cretaceo, pare non averci visti!

1) Presto! Scappiamo! / 2) Ci ha visti! Si avvicina! / 3) Eccone un altro: “Aiuto!”

Ma lasciamo i misteri dei Dinosauri per scoprire altri misteri di questo luogo e del suo castello per rivivere insieme il passato di chi vi è vissuto e di chi vive oggi!

Dopo avere viaggiato nell’era preistorica, vale visitare anche il castello con le sue oltre 80 stanze e gli altri locali adibiti a musei e laboratori. Cantine, antiche scuderie, granai, giardino e parco, sono stati adibiti a musei dove Niccolò e Anna Maria Calvi di Bergolo conservano oggetti antichi e numerose collezioni. Alcuni locali sono stati trasformati in luoghi di incontro, laboratori operativi culturali, storici, didattici, ludico-educativi.

Non manca la sala dell’alchimista mago e la grande cucina. Nella libreria-biblioteca potremo scoprire come nasce il libro e la storia della stampa, ma anche curiosare sfogliando antichi giornali e potremo anche stampare una pagina ricordo usando la vecchia pressa e i caratteri mobili.

1) Il Conte Niccolò Calvi di Bergolo / 2) Lo staff, con Donatella / 3)Nelle cucine del castello


1) Attrezzi da lavoro / 2) Lo staff del Parco Dinosauri


Nel museo degli antichi mestieri ritroveremo antichi utensili e attrezzi.

Nel giardino si potrà percorrere la strada-sensoriale con “I Cinque Sensi Più Uno”, a contatto con la natura dove stimolare i nostri...cinque sensi. E...il più uno? A voi scoprirlo!

Nel giardino e nel parco scopriremo le tracce degli animali selvatici, impareremo a riconoscere le piante, gli alberi del bosco e la loro utilità nel tempo. Conosceremo l’importanza della terra, del bosco, della fauna e dell’avifauna e alla fine del viaggio avremo imparato a riconoscere ciò che ci circonda e ad orientarci nel bosco.

Un altro percorso sarà quello delle “Erbacce in tavola”, dove scopriremo che quelle che noi chiamiamo erbacce in realtà sono piante commestibili. Nel parco biologico impareremo a riconoscerle, a rispettare l’ambiente in cui vivono, ad usarle in cucina e le raccoglieremo mentre Roberta, l’accompagnatrice, ci illustrerà anche l’utilizzo di semi, radici, foglie e fiori.

Conosceremo le erbe aromatiche e le erbacce commestibili e se vogliamo potremo acquistare i prodotti biologici dell’azienda.

Bello e divertente il viaggio nel parco a bordo del bus rosso a due piani.

Nei locali del vecchio granaio è allestito il Museo degli Antichi mestieri, una ricca raccolta di utensili ed attrezzi del contadinato e dell’artigianato di un tempo.

Potremo seguire stage di galateo per gruppi di signore, e lezioni su come allestire tavole importanti.

1 e 2) Nelle cucine del castello / 3 Fioritura nel Parco


Per le scuole: Visite e laboratori all’interno e all’esterno del castello:

"Giochiamo con l’Arte", "Scopriamo i cinque sensi", "La Libreria e storia del libro", "Camminando nel parco", "Ricordando gli antichi mestieri".



1 e 2) Nelle cucine del castello


Per Cerimonie/Matrimoni; Convegni/Eventi, è disponibile la serra del castello e il giardino, il cortile interno del castello e le cantine. Posti a sedere: 200.

Sale attrezzate: no, ma con possibilità di noleggio attrezzature.

Insieme potremo scoprire i misteri del castello con quelle misteriose energie, i fatti inspiegabili e il mistero della stanza ottagonale, e vivere tante altre situazioni che ho constatato personalmente...

Potremo incontrare il Conte Niccolò Calvi di Bergolo, uno strano personaggio che ci affascinerà con le sue opere d’arte insolite, con il suo narrare i misteri del maniero e vivremo strane emozioni tra l’incredulità e la realtà: come è accaduto a me...

Ma questa è un’altra storia che vi narrerò se mi seguirete in un viaggio dove la realtà e la fantasia diventano un tutt’uno senza confini...nè risposte...

testo di Alexander Màscàl - foto Matteo Saraggi e Alexander Màscàl - ASA


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