“I nostri pescatori possono essere considerati come veri innamorati del mare. Il mondo della pesca oggi vuole garantire un’adeguata sostenibilità ambientale, perché il mare è una risorsa generatrice di vita”. Queste le parole del  sindaco Giuseppe Casson stamattina nel corso del convegno “La Bandiera Blu e le Buone pratiche di Pesca. Il contributo dei pescatori chioggiotti alla tutela del mare”.

Durante l’evento è stato ufficializzato il nuovo logo che comparirà sulle imbarcazioni della marineria clodiense che aderiranno al codice di Condotta Pesca e Ambiente per la salvaguardia dell’ambiente marino e delle risorse ittiche, promosso da FEE, nell’ambito del progetto Bandiera Blu. “Il nuovo marchio sarà il segno tangibile del buon lavoro di cui i nostri operatori potranno fregiarsi” ha commentato l’assessore all’ambiente, Elena Segato.

L’iniziativa è stata presentata all’Auditorium San Nicolò dal dott. Claudio Mazza, Presidente di FEE Italia, Foundation for Environmental Education (Fondazione per l’Educazione Ambientale), che ogni anno assegna l’ambito riconoscimento alle località marine e agli approdi turistici che riescono a distinguersi per la qualità delle acque, la pulizia della spiaggia, le strutture turistiche e i servizi offerti.

Impegnare il mondo della pesca e i pescatori a mantenere durante la loro attività un comportamento in linea con i principi della tutela ambientale e valorizzare il ruolo del pescatore nel rapporto con il territorio e con le Amministrazioni locali, per la qualità del prodotto ittico, per le iniziative collegate al turismo, per la salvaguardia e la pulizia del mare. Questi tra gli obiettivi del nuovo progetto, nato dall’accordo tra FEE e Ministero delle Politiche Agricole.

L’assessore alla pesca Marco Dughiero: “Attraverso questo convegno non vogliamo solo presentare le buone pratiche, ma anche valorizzare quello che la nostra marineria già realizza gratuitamente per la tutela dell’ambiente. Un esempio è il progetto per la raccolta dei rifiuti in mare avviato in via sperimentale. Le stesse autolimitazioni, che si impongono i pescatori di molluschi associati in organizzatori di produttori, gestendo attivamente le risorse e la natura, sono un’altra dimostrazione del lavoro già in essere –  – Attraverso il turismo stiamo facendo dei grandi passi avanti a livello comunicativo, ora è tempo di promuovere anche i comportamenti virtuosi del mondo della pesca per presentarli come esempio alle marinerie vicine, per non vanificare gli sforzi delle singole realtà. Solo attraverso il dialogo e politiche condivise nell’Adriatico potremo raggiungere questo obiettivo”.

“Il percorso per la sostenibilità ambientale è impegnativo, ma va di pari passo con la crescita del territorio”,  ha spiegato il dott. Claudio Mazza, Presidente di FEE Italia, che ha iniziato in Italia questo lavoro in ambito turistico, chiedendo alle amministrazioni locali di attivare percorsi graduali e politiche attive per migliorare le performance ambientali, attraverso piccoli passi concreti nel tempo e un grande lavoro di squadra. “La sensibilità verso queste tematiche è cresciuta nel tempo rispetto a trent’anni fa quando è partita l’iniziativa.  Ora vogliamo coinvolgere anche il mondo della pesca proponendo una serie di azioni per la salvaguardia del mare chiedendo l’impegno degli operatori del settore, per rilanciare l’immagine del pescatore, oggi professionista cosciente dei rischi ambientali, attraverso un
percorso di crescita condiviso”.

Dopo la presentazione ufficiale dell’iniziativa assieme all’Università di Padova e ad Ispra che hanno relazionato sul lavoro finora svolto con la marineria clodiense, l’amministrazione comunale coinvolgerà direttamente le organizzatori di categoria e le cooperative del settore per invitare le singole imprese di pesca ad aderire al progetto Bandiera Blu. Il litorale di Sottomarina da due anni si fregia della Bandiera Blu e nel 2015 la FEE ha già assegnato un riconoscimento speciale alla Cooperativa “I Fasolari” di Chioggia. (www.chioggiatv.it)