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Bordeaux si celebra. Nasce la Città del Vino

Un museo-parco a tema costato 81 milioni di euro inaugura nella località della Gironda da sempre sinonimo della bevanda cara a Bacco. Una forma che evoca il lento scivolare del liquido nel bicchiere e numeri impressionanti per un'esperienza multisensoriale

Una città del vino nel cuore di una delle capitali mondiali della bevanda cara Bacco. Sta per essere definitivamente svelata al pubblico in queste ore, la Cité du Vin - struttura a metà tra un museo canonico e un parco a tema. Si trova, naturalmente, a Bordeaux. Inaugurazione oggi, 31 maggio, presenti il presidente francese François Hollande e il primo cittadino della capitale della Gironda e della regione Aquitaine-Limousin-Poitou-Charentes, Alain Juppé.

Una struttura che non lascia indifferenti, quella creata dallo studio parigino XTU. Alta 55 metri, dalle forme tondeggianti e sinuose che, esaltate da una copertura costitutita da 900 pannelli (riflettenti) di vetro, 2500 pannelli di alluminio placcato in oro, il tutto sostenuto da un possente scheletro di legno, crea un effetto che evoca il lento scivolare della bevanda nel bicchiere e che allo stesso tempo è in tono con le pietre delle architetture neoclassiche circostanti, che sono il marchio della città della Gironda. Un edificio eye-catching, al punto che qualcuno l'ha gia definito il Guggenheim di Bordeaux, evocando il capolavoro di Frank O. Gehry che ha cambiato il volto della non lontana Bilbao e la non improbabile eventualità che le due opere creino attorno a sé un pacchetto capace di incrementare esponenzialmente i flussi turistici dell'area. La Cité, in proprio, nasce con l'obiettivo di far staccare 450 mila biglietti l'anno.

Costata 81 milion di euro (finanziati per l'80 per cento da attori pubblici, la municipalità stessa, la regione, l'Unione Europea, per la rimanente parte da 77 imprese private), la Cité è stata completata in sette anni. Con 14 mila metri quadri di superficie, nasce con l'obiettivo di andare oltre non solo al tradizionale ruolo che tutte le strutture dedicate al vino finiscono per assumere, quello di centri di degustazione, ma anche all'idea stessa di museo. "L'essenza di questo luogo è culturare - racconta il direttore Philippe Massol -. Si parla di civilizzazione del vino, di arte.., l'idea è che l'ospite esca di qui con un profondo rispetto per il nostro prodotto". Per arrivare a questo, è stato fatto ampio uso di installazioni multimediali, progettati dallo studio londinese Casson-Mann. La visita (lo spazio espositivo misura 3mila metri quadri, con 19 spazi a tema) si consuma in parte in piedi, in parte seduti, mentre davanti ti scorrono immagini e filmati sui "paesaggi del vino" nel mondo: una ventina, tra cui la Valdobbiadene. A un certo punto si viene imbarcati su una nave che attraversa gli Oceani e la Storia, a tratti si viene invitati ad assistere, in posizione semidistesa, a proiezioni di dipinti dedicati a Bacco e Venere.

Non manca un auditorium da 250 posti per performance, concerti, conferenze e dibattiti. Durante il periodo degli Europei di Calcio, vi si potrà assistere ai match in diretta, seguiti da degustazioni dei vini dei Paesi in gara. Perché ovviamente, l'assaggio non potrà mancare. Altra parte non irrilevante del "pacchetto", le "Wine Routes", tour attraverso i più celebrati vigneti dell'area saranno offerti ai visitatori. Uno di essi, sarà incentrata sull'evoluzione del vino e delle "civilità" che vi si sono costituite attorno. Per un'esperienza davvero globale sulla bevanda.

(http://www.repubblica.it)



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