In Francia si fa sempre più aspra la battaglia contro l’utilizzo dei fitosanitari in agricoltura, specialmente in vigna: nei campi d’Oltralpe, infatti, si utilizza il 20% di tutti i prodotti chimici usati in Europa, un quinto proprio tra i filari che, per superficie, rappresentano il 3% di tutta l’agricoltura francese. Numeri che hanno fatto suonare l’allarme, specie dopo la pubblicazione online della mappa delle vittime dei pesticidi da parte dell’Associazione “Génerations Futures”, che ha raccolto le storie e le testimonianze di 200 persone. Ma il centro di tutto è Bordeaux, dove lo scontro tra la comunità locale ed i viticoltori ha raggiunto livelli mai visti prima, tanto che qualcosa, in Gironda, potrebbe cambiare davvero, ed in maniera radicale. Per la prima volta, infatti, il Civb - Comité interprofessionnel du Vin de Bordeaux, che rappresenta l’intera filiera viticola bordolese, ha preso
posizione in favore di “un abbandono dell’uso dei pesticidi”. Un passaggio che arriva dalla consapevolezza che “la filiera del vino di Bordeaux - ha spiegato il presidente Civb, Bernard Farges - ha gli stessi obiettivi delle associazioni che ci hanno interpellato, ossia la diminuzione, e magari il superamento dell’uso dei pesticidi”. (www.winenews.it)
ASA Press / Le notizie di oggi