Si trova non lontano dalla cittadina di Longyarbyen, sull’isola norvegese di Spitsbergen, nel remoto arcipelago delle isole Svalbard, a circa 1200 chilometri dal Polo Nord.
Il centro si compone di tre sale di 27 metri di lunghezza, 10 di larghezza e 6 di altezza. Un caveau chiuso con spesse porte di acciaio, all’esterno la struttura è costruita in calcestruzzo in modo da resistere ad una eventuale guerra nucleare o a un incidente aereo.
In questo caveau sono conservate le 21 colture più importanti della Terra (come riso, mais, frumento, patate, mele) garantendo così la diversità genetica.
Nel 2015, i ricercatori siriani hanno utilizzato le sementi depositate qui per ricostituire la propria banca dei semi danneggiata dalla guerra.
Si è trattato di un primo caso di ritiro dal caveau. Qui ci sono esemplari provenienti da ogni paesi, anche dalla Corea del Nord, tutte le tensioni sono messe da parte.
Brian Lainoff, portavoce di “The Crop Trust”: “Certo nel fare il deposito si fa molta attenzione, ma la filosofia di questo caveau è che c‘è posto per tutti. Qui la politica non conta, ciò che importa è la conservazione dei semi”.
Bente Naeverdal, manager del caveaux: “Il sistema di sicurezza c‘è, nel caso qualcuno tenti di entrare, ma non è mai successo. Crimini del genere non ci sono qui”.
L’isola Spitsbergen è considerata ideale perché esente da attività tettonica e il suolo è perennemente ghiacciato, quindi adatto alla protezione dei semi. La localizzazione, 130 metri sopra il livello del mare, infine, assicura che il sito rimanga all’asciutto anche nel caso di scioglimento dei ghiacci artici.
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ASA Press / Le notizie di oggi